In alcuni periodi dell’anno, spesso in corrispondenza della bella stagione, in cui fa più caldo e le persone escono di più, leggiamo sulla stampa notizie, più o meno allarmanti, circa la proliferazione di zecche, la moltiplicazione di morsi a individui e, di conseguenza, dei rischi per la salute dell’uomo.
È molto importante essere consapevoli del reale rischio e saper riconoscere una zecca.
A conferma dell’importanza di questi aracnidi, da diversi anni, nell’attività degli Istituti zooprofilattici italiani è previsto lo studio delle zecche e delle conseguenze che causano questi animali. L’IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) già nel 2013 pubblicava una brochure per il riconoscimento, e non solo, delle zecche.
Sempre l’IZSLER, sul suo sito, con una interessante pubblicazione: “Vai in montagna o all’aperto nei prati? Proteggiti dalle zecche”, ha spiegato in maniera semplice cosa sono le zecche, dove si trovano, che tipo di attività hanno e in che periodo e quali possono essere i rischi per la salute umana.
Le zecche si nutrono di sangue, sia suggendolo dall’uomo sia da mammiferi e uccelli. Durante il pasto di sangue, che avviene senza provocare alcun dolore o fastidio, la zecca immette della saliva nella pelle dell’animale o dell’uomo. Questo atto è potenzialmente trasmissivo di patogeni: batteri come Anaplasma, Rickettsia, Borrelia burgdorferi (causa della malattia di Lyme), Babesia o virus come il virus Flavivirus (causa dell’encefalite da zecche, TBE.
Il lavoro dell’IZSLER prevede anche il monitoraggio del fenomeno. In collaborazione con le provincie di Sondrio e di Pavia ha prodotto una campagna di informazione dei cittadini invitandoli a consegnare esemplari di zecche alle sedi locali dell’Istituto. Nel periodo 2018-2021 (anni di durata del progetto) sono state consegnate 922 zecche, poi analizzate per verificare se fossero infette. Ed ecco i risultati:
Queste informazioni sono utili “nelle decisioni di profilassi o di terapia che saranno messe in atto dai medici in conseguenza dei morsi da zecche”, come si legge nella news.