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Il “DNA barcoding” è una metodica che consente l’identificazione delle specie attraverso l’analisidi specifiche sequenze di DNA, considerate come veri e propri marcatori molecolari (o DNA barcodes) (Hebert et al., 2003; Frézal&Leblois, 2008). La tecnica, proposta per la prima volta nel 2003 dal ricercatore canadese Paul Hebert per la classificazione degli organismi invertebrati marini,ha successivamente trovato grande applicazione pratica anche nel riconoscimento di macro-contaminanti animali rinvenuti nelle derrate alimentari, non identificabili con le classiche analisi morfologiche in quanto deteriorati dalla lavorazione e dallo stato di conservazione dell’alimento (Panini et al., 2012).