Come avviene in altri periodi di chiusura stagionale, anche in questo periodo può essere opportuno effetturae interventi specifici e straordinari di sanificazione e di disinfestazione ambientale di strutture ricettive quali alberghi e ristoranti.
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Per sanificazione ambientale si intende l’uso di detergenti e disinfettanti in grado di arrestare la proliferazione microbica su oggetti e superfici, consentendo di mantenere livelli igienici di sicurezza. Le operazioni di sanificazione straordinaria, rispetto a quelle ordinarie, sono dispendiose in termini di tempo e vanno pianificate in anticipo. Si differenziano a seconda dell’area da trattare; di seguito delineiamo le principali.
- Hall, sale di ricevimento e aree comuni (corridoi, scale): le operazioni di pulizia e disinfezione interessano pareti (es. rimozione ragnatele, spolveratura muri e lavaggio dei battiscopa), mobilio e suppellettili, porte, infissi, finestre, vetri, davanzali, cassonetti e tapparelle, maniglie, interruttori, lampade e lampadari, termosifoni, i rivestimenti tessili (tappeti, moquette, cuscini, tendaggi) e infine i pavimenti (lavaggio a fondo). Al termine è consigliabile depurare l’aria avvalendosi di disinfettanti specifici in grado di sterilizzare e rendere salubre l’ambiente.
- Cucina e aree di preparazione degli alimenti: prima di effettuare le operazioni di sanificazione accertarsi che non ci siano alimenti presenti. I trattamenti interessano: pareti (es. spolveratura muri e pulizia a fondo delle piastrelle), porte, infissi, finestre, vetri, tapparelle, cappe e filtri, condotti di aerazione, lampade e lampadari, prese, interruttori, cassonetti dei rifiuti, superfici piane (piani cottura, piani di lavoro, lavelli, rubinetti), forno, friggitrici, attrezzature e utensili vari, celle frigorifere, abbattitori e infine i pavimenti. Per questi ultimi, eseguire un lavaggio a fondo con detergenti sgrassanti e abrasivi adeguati.
- Camere ospiti: le operazioni di pulizia e disinfezione interessano pareti, cassonetti e tapparelle, davanzali, lampade e lampadari, porte, infissi, balconi, terrazzi, finestre, vetri e specchi, maniglie, termosifoni/sistemi di aerazione, mobilio (armadi, cassetti, comodini, testate dei letti, scrivania, sedie), suppellettili, prese e interruttori, rivestimenti tessili (tendaggi, cuscini, lenzuola, coperte), cestini rifiuti, pavimenti e servizi igienici privati (v. paragrafo successivo). Al termine è consigliabile depurare l’aria avvalendosi di disinfettanti specifici in grado di sterilizzare e rendere salubre l’ambiente.
- Servizi igienici: le operazioni di pulizia e disinfezione interessano pareti (muri e piastrelle), lampadari, cassonetti e tapparelle, porte, infissi, stipiti, finestre, vetri, specchi, sanitari (lavabi, wc, orinatoi, docce, vasche da bagno), rubinetterie, portasaponi, scovolini, tubature idrauliche visibili e infine i pavimenti effettuando un lavaggio a fondo per rimuovere i residui organici e inorganici.
DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE
Nel periodo di fermo di un esercizio, specie se le operazioni di chiusura sono state svolte velocemente e senza prendere opportune precauzioni come quella di allontanare tutti gli alimenti presenti, è possibile che i locali siano visitati e colonizzati da infestanti: roditori e artropodi (insetti e aracnidi). C’è anche da considerare che i locali chiusi sono un ambiente idoneo allo svernamento per molti infestanti anche occasionali o temporanei.
Al momento della riapertura, è quindi opportuno attuare una serie di azioni in modo da scongiurare che tali possibili presenze rimangano all’interno e diventino, con la ripresa dell’attività, causa di infestazioni più importanti con relativi danni economici e igienico-sanitari.
- ISPEZIONE: è la prima azione da effettuare per verificare se all’interno dei locali siano presenti tracce di attività degli infestanti. Per quanto riguarda i roditori (topi e ratti) la rilevazione di rosicchiamenti, escrementi, impronte rappresenta un segnale di allarme.
- MONITORAGGIO: per gli insetti e gli altri artropodi la sola osservazione può non essere sufficiente (ad eccezione dei ragni per i quali la presenza di ragnatele può evidenziare una loro attività). In questo caso è necessario ricorrere a strumenti per il monitoraggio: cartoncini collanti specifici per blatte e cimici dei letti, trappole luminose per mosche e farfalline (lepidotteri), trappole innescate con liquidi zuccherini per vespe e calabroni. Anche per i roditori è opportuno collocare apposite trappole per avere conferma o meno della loro presenza.
- TRATTAMENTO: nel caso in cui la rilevazione confermi la presenza di un’infestazione, diventa prioritario predisporre un piano di trattamento. Per molti insetti, a volte è sufficiente il solo processo di sanificazione degli ambienti, altri richiedono l’uso di insetticidi (aerosol o liquidi pronto uso), mentre per infestazioni di altre specie (cimici dei letti e nidi di vespe o calabroni) sarà opportuno rivolgersi a un professionista della disinfestazione. Per i roditori è necessario attuare la derattizzazione mediante esche rodenticide avvalendosi del supporto di un professionista.