Le specie di Insetti ad oggi conosciute nel mondo sono circa un milione e sono presenti in ogni tipo di ambiente delle terre emerse dove possono trovare del materiale organico di cui nutrirsi. Quello marino è l’unico ambiente non popolato da insetti, che ivi sono “rimpiazzati” da un altro gruppo di artropodi (anche se non altrettanto ricco di specie): i Crostacei.
Gli insetti svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi, ricoprendo diverse funzioni. Alcuni gruppi di insetti sono fondamentali nell’impollinazione delle piante, argomento oramai noto a tutti in questi anni, soprattutto a causa della loro drastica diminuzione. Nel corso della loro evoluzione, molte famiglie di piante hanno sviluppato un certo tipo di fiore con determinate forme e dimensioni e, contemporaneamente, si sono evoluti insetti adatti a impollinare quello stesso fiore (impollinazione entomofila). Non è quindi pensabile sopperire a questo declino con l’allevamento di un’unica specie, come ad esempio l’ape da miele, che non svolgerebbe il compito in maniera altrettanto efficiente per ogni tipo di fiore.
Alcuni gruppi di insetti sono ottimi degradatori e sono quindi fondamentali per il riciclo della materia organica, sia animale, sia vegetale. In assenza di degradatori all’interno di un sistema, gli elementi fondamentali non verrebbero rimessi in circolo nell’ambiente e le sostanze non altrimenti degradabili si accumulerebbero, causando inquinamento e tutto ciò che ne consegue (basti pensare alle carcasse di animali, ai vegetali in decomposizione, all’abbondante sterco dei mammiferi erbivori e così via). Va ricordato però che la plastica non è degradabile, né dagli insetti, né da altri organismi viventi, ed è per questo che il nostro pianeta ne è oramai invaso a livelli intollerabili.
Gli insetti sono altrettanto importanti nella formazione e nel rimescolamento del suolo. La maggior parte degli insetti, infatti, vive proprio nel terreno, sfuggendo così alla nostra vista, anche grazie alle dimensioni spesso molto piccole che li caratterizzano. Questi insetti degradano la sostanza organica e la immettono nel terreno, contribuendo, con la loro attività, a rimescolare le varie particelle, oltre a favorire l’arieggiamento del terreno attraverso lo scavo di piccoli tunnel. Gli insetti compartecipano quindi alla formazione del suolo e al mantenimento della sua fertilità, aspetti fondamentali per la crescita delle colture e delle piante selvatiche. Gli insetti assumono inoltre un ruolo centrale nella catena alimentare. Gli insetti che si nutrono di vegetali sono circa il 25% delle specie in tutto il mondo e agiscono convertendo la biomassa vegetale in biomassa animale (insetti, per l’appunto), che a sua volta rappresenta una fonte primaria di cibo per altri insetti (un altro 25% delle specie del pianeta) ma anche per uccelli, pesci e piccoli mammiferi. Questi ultimi a loro volta rappresentano il nutrimento per altre specie carnivore e così via, a dimostrazione che gli insetti sono il collegamento critico tra le piante e la maggior parte degli altri animali, uomo compreso.
Gli insetti contribuiscono anche a mantenere la composizione e la struttura della comunità dei vegetali, alimentandosi a spese delle piante (fitofagìa), nutrendosi dei loro semi, impollinando le piante e disperdendone i semi come nel caso, tra gli altri, delle formiche, ma anche attraverso la trasmissione di virus e citoplasmi. Non devono trarre in inganno le loro piccole dimensioni: gli insetti sono piccoli, ma sono milioni e per via del numero enorme di individui – in particolare nelle specie sociali come le termiti e le formiche – la biomassa degli insetti è, sulla terra, molto superiore a quella dei mammiferi e degli altri vertebrati, anche di dimensioni molto grandi.
Gli insetti influiscono inoltre sul mantenimento della struttura delle comunità animali, mediante la trasmissione di malattie infettive e parassitarie ad animali di taglia grande ma anche parassitizzando, a vario livello e in vari modi, e predando specie più piccole anche d i altri insetti.
Gli insetti hanno un forte legame con l’uomo: si nutrono delle piante coltivate, danneggiano le rose nei giardini, invadono le case, pungono le persone, affliggono gli animali domestici, ecc. e sono quindi stati relegati per decenni al ruolo di cattivi. Ma, se si considerano gli insetti di tutto il mondo, le specie “dannose” sono meno di 10.000, vale a dire circa l’1% di tutte le specie che conosciamo: una percentuale veramente troppo bassa per considerare gli insetti tutti in maniera negativa.
In natura tutto ha un senso e tutto è collegato, anche in modo molto complesso e spesso non del tutto conosciuto all’uomo. Delle tante funzioni positive ed essenziali svolte dagli insetti per gli equilibri naturali e per la nostra stessa sopravvivenza non ci accorgiamo finché ci sono, ma se dovessero venire meno ce ne accorgeremmo.
Riferimento bibliografico principale: Cranshaw W. and Redak R., 2013 – Bugs Rule! An Introduction to the World of Insects. Princeton University Press, 1084 pp.