Le zanzare sono insetti olometaboli, cioè nel corso del loro ciclo vitale si presentano in forme morfologicamente molto diverse: adulto, uovo, larva e pupa. Anche il loro comportamento e gli ambienti in cui sono presenti cambia con le fasi di sviluppo. Ad esempio, lo stadio larvale si caratterizza per uno stretto legame con l’acqua, elemento senza il quale lo sviluppo non è possibile, mentre l’adulto se ne distacca per andare alla ricerca di liquidi zuccherini (i maschi) e di sangue (le femmine). Questa caratteristica fa sì che i luoghi infestati dalle zanzare siano diversi a seconda dello stadio di sviluppo.
Nel programmare un piano di lotta alle zanzare è necessario tener conto della loro biologia e mettere in pratica un approccio integrato, prevedendo sia l’impiego di prodotti larvicidi che adulticidi a effetto abbattente e repellente.
Per il controllo delle larve bisogna individuare e ridurre la presenza di acqua stagnante. Nelle zone rurali troviamo ad esempio canali di irrigazione, laghetti, accumuli di acque per vari scopi agricoli, mentre in quelle urbane sono principalmente i tombini di scolo a fornire alla zanzare l’acqua per potersi sviluppare.
In tutti i focolai che non si è riusciti ad eliminare, è opportuno utilizzare sostanze attive che impediscono il completo sviluppo delle larve, come i regolatori della crescita o IGR (ad esempio Pyriproxyfen o Metoprene).
Per il controllo degli adulti, nelle strutture al chiuso, bisogna innanzitutto verificare quali azioni di esclusione sia possibile applicare, come ad esempio l’uso di zanzariere a porte e finestre. L’impiego di barriere fisiche è particolarmente importante nei casi in cui è più difficile intervenire con trattamenti chimici.
La lotta adulticida sarà effettuata a complemento di quella larvicida e deve essere indirizzata a quegli spazi dove la zanzara adulta si appoggia nei periodi di non attività sia interni che esterni. Cespugli, piante, pareti e altre superfici, possono essere trattati con prodotti a base di Piretrine che associano un alto potere abbattente e una forte repellenza, proteggendo gli spazi trattati. Per un effetto prolungato nel tempo è possibile impiegare prodotti che associano alle Piretrine delle sostanze attive residuali, quali ad esempio Deltametrina, Permetrina, Cipermetrina.
In corrispondenza di porte e finestre si possono installare erogatori automatici di formulato (ad esempio il sistema Copyrmatic) contenenti specifiche bombolette aerosol a base di Piretrine. Per arredi e altre superfici, è possibile applicare formulati a base di Transflutrina che garantisce un effetto fino a 8 ore.
In tutte le tipologie di strutture ricettive è quindi molto importante individuare le possibili fonti di infestazione anche in funzione dello sviluppo delle zanzare, in modo da poter programmare ed integrare tra di loro i trattamenti più efficaci.