L’albergo diffuso è un modello di offerta di ospitalità ai turisti, ma non solo, presente da parecchi anni anche in Italia. Un albergo diffuso è a tutti gli effetti “una struttura ricettiva alberghiera gestita in forma professionale con unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti” www.alberghidiffusi.it. Permette di soggiornare in edifici di pregio di centri storici abitati, ad esempio di vivere a contatto con la comunità locale e di avere a disposizione anche servizi alberghieri come la prenotazione centralizzata, bar e ristoranti. Non si tratta di un albergo “verticale” ma di tanti edifici dislocati sul territorio.
L’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi riconosce varie tipologie di ospitalità che possono ricadere sotto la denominazione “albergo diffuso”:
– paese albergo,
– residence diffuso,
– albergo diffuso di campagna.
Il “paese albergo” offre ospitalità attraverso una rete che comprende alloggi, bar, ristoranti, ecc., dislocati in un intero paese o in un centro storico.
Il “residence diffuso” si riferisce a un’offerta che riguarda un intero territorio comunale.
L’ ”albergo diffuso di campagna” riguarda invece offerte di ospitalità non in un centro abitato ma in ambito rurale.
Le strutture che compongono quindi un albergo diffuso sono, di fatto, abitazioni e camere ma anche attività come bar e ristoranti inseriti in un contesto urbano o rurale e utilizzati, almeno per quanto riguarda le stanze, non in maniera continuativa per tutto l’arco dell’anno.
Dal punto di vista della gestione degli infestanti, a parte le attività di somministrazione degli alimenti aperte tutto l’anno che seguono l’iter descritto dalle norme HACCP, gli edifici devono essere considerati come se fossero case vacanza.
Il contesto urbano o rurale può incidere sulla tipologia e numerosità degli insetti presenti: insetti del verde urbano possono occasionalmente penetrare/invadere gli edifici attivamente, come ad esempio le ‘cimici’ degli olmi (Arocatus melanocephalus – ligeide), oppure essere trasportati dal vento come i tisanotteri.
Insetti o altri artropodi di campo (collemboli, diplopodi) possono raggiungere talvolta massivamente la base dei muri esterni degli edifici; le vespe cartonaie (Polistes) possono costruire i nidi sui muri, sotto davanzali, ecc. Antiche strutture murarie possono albergare scorpioni.
Si tratta di effettuare pulizie scrupolose ogni qualvolta la struttura viene utilizzata, di seguire una gestione dei rifiuti adeguata e soprattutto di mettere in atto un attento monitoraggio anche se la struttura rimane chiusa per certi periodi, per evitare di dover intervenire con disinfestazioni frettolose (e di scarsi risultati) all’ultimo minuto. La lotta alle blatte, agli insetti volatori con trappole luminose, ad esempio dovrebbero essere la norma.
Inoltre, essendo inserite queste strutture in un contesto abitato, anche la gestione degli infestanti delle abitazioni vicine incide poiché queste potrebbero diventare fonti di infestazioni che “invadono” gli edifici dell’albergo diffuso e tutti gli ambienti circostanti.