Il modo più comune con cui cimici dei letti colonizzano un nuovo ambiente è rappresentato dalla loro introduzione passiva accidentale ad opera di persone provenienti da un ambiente infestato e che trasportano con sé esemplari di Cimex lectularius e/o loro uova. Infatti, chi ha soggiornato in un ambiente infestato può trasportare inconsapevolmente l’insetto in altri luoghi semplicemente trasferendo valige, biancheria o vestiti infestati.
Negli alberghi e nelle abitazioni i letti sono i luoghi principali in cui le cimici trovano le condizioni ottimali al loro sviluppo, potendo rifugiarsi lungo le cuciture dei materassi e le doghe in legno, le reti in metallo, le testate dei letti. Nei treni e negli aerei le zone maggiormente colonizzate sono gli interstizi delle poltrone o delle cuccette.
L’azione di prevenzione e monitoraggio assume una grande importanza nella lotta contro questo insetto, specialmente in ambienti a rischio elevato d’infestazione, come alberghi, navi, treni, ecc. Purtroppo questo aspetto è trascurato in quanto Cimex lectularius è ancora argomento tabù fra i proprietari/conduttori di strutture ricettive.
I segni che possono indicare una presenza di Cimex lectularius, ad esempio nei letti, sono diversi: macchie fecali (sangue digerito di colore nerastro), un odore caratteristico tendente al dolciastro; presenza di adulti, cimici morte e frammenti corporei, tracce di esuvie, o ancora di uova.
Il primo accorgimento, molto importante e il più delle volte facilmente attuabile, deve basarsi sull’informazione e sulla conoscenza del problema. Tale azione deve mirare a formare il personale addetto alle pulizie delle camere e ad addestrarlo a riconoscere, durante la fase di riassetto del letto, eventuali segni di infestazione, così da poter individuare il problema e agire nei confronti di Cimex lectularius in modo tempestivo e prima che l’infestazione si aggravi.
Per attuare questo semplice piano di prevenzione è anche necessario stabilire per gli addetti procedure comportamentali che possano abbassare le probabilità di trasportare individui eventualmente presenti da un ambiente infestato a uno sano. Ad esempio, durante le operazioni di pulizia, attrezzature e carrelli devono sostare fuori dalla camera, inoltre deve essere sempre rispettata l’accortezza di tenere la biancheria sporca separata da quella pulita; ed ancora, ogni stanza va sanificata impiegando panni specifici a seconda del tipo di operazione (spolveratura, sanificazione sanitari e wc, finitura vetri) che non devono essere riutilizzati nella camera successiva per evitare rischi di contaminazione.
Inoltre si può anche attuare un piano di monitoraggio sistematico ricorrendo al posizionamento negli ambienti, nei probabili punti di transito dell’infestante, di trappole specifiche per cimici dei letti.