Il Professor Pasquale Trematerra, del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise, ha presentato al Congresso europeo di Entomologia, svoltosi a Napoli nel luglio 2018, interessanti osservazioni sull’approccio integrato nella difesa degli alimenti.
Partendo dal lavoro di revisione di un gruppo di studiosi italiani ed europei, pubblicato nel 2015, riguardante gli 8 principi dell’IPM in agricoltura, il Professore propone una riflessione sull’IPM applicata nelle industrie alimentari.
L’approccio IPM comporta l’apprendimento, l’adattamento e il perfezionamento di un certo numero di tecniche nuove o abbinate a tecniche già consolidate.
Nel lavoro presentato, il Prof. Trematerra sottolinea che anche l’industria alimentare ha visto un cambiamento di approccio: da fumigazioni e trattamenti chimici a calendario si è passati progressivamente a un approccio integrato caratterizzato ad esempio dalla messa al bando del bromuro di metile, dalla spinta dei consumatori verso una diminuzione dell’uso di prodotti chimici antiparassitari, dallo sviluppo di tecnologie più precise e dalla diffusione di linee guida per la gestione degli infestanti.
La diminuzione dell’uso di prodotti chimici consolidati e il mantenimento di standard qualitativi elevati delle derrate hanno rappresentato nell’insieme una delle principali sfide a cui l’industria alimentare ha saputo far fronte, anche se le due realtà potrebbero sembrare tra loro in contrapposizione.
Il settore alimentare è caratterizzato da realtà complesse e molto diverse fra di loro, soggette all’attacco di insetti. Differiscono per materie prime, prodotti finiti, tipologia di strutture, attrezzature, localizzazione geografica e ambiente esterno in cui è collocata la realtà produttiva, ad esempio.
è ovvio quindi che generalizzazioni sulla gestione degli infestanti in questo ambito sono difficili oltre che rischiose.
La predisposizione di un piano IPM deve essere effettuata da personale preparato, deve tenere conto delle specifiche caratteristiche del sito produttivo analizzato sotto tutti i suoi aspetti, deve essere concepita in modo sufficientemente flessibile e deve essere periodicamente valutata per poter apportare gli aggiustamenti necessari a mantenere il piano efficace nel tempo.