Sono un po’ di anni ormai che assistiamo ad una profonda “rivoluzione tecnologica” che sta modificando in maniera radicale il nostro modo di vivere la quotidianità. Pensiamo alle telefonate, alle lettere, alla televisione, ai viaggi in macchina, tutte attività che siamo abituati a svolgere da “sempre” ma che in brevissimo tempo si sono trasformate, rimanendo uguali nel concetto ma con una veste completamente nuova. E se poi guardiamo al modo di fare scuola, ci rendiamo conto che, rispetto ad un anno fa, questa ha assunto una forma completamente diversa.
Come la tecnologia sta trasformando la nostra vita ed il nostro modo di guardare e pensare alle cose, anche l’atavica lotta tra uomo e animali infestanti è in breve tempo cambiata. Erano anni che si parlava di “Gestione integrata degli infestanti” e “Dinamiche di popolazione” ma solo di recente abbiamo acquisito gli strumenti per effettuare in maniera scientifica e precisa uno studio profondamente attendibile e che contempli il maggior numero di variabili possibili.
Volendo fare degli esempi, consideriamo i software gestionali che, a differenza dei fogli di calcolo utilizzati fino a non molto tempo fa, risultano un valido aiuto per poter incrociare i dati di monitoraggio e poter meglio capire, grazie anche all’aiuto di grafici e immagini, non solo quali sono le aree più infestate ma anche quali sono i fattori che influenzano le dinamiche di popolazione.
Collegati direttamente ai gestionali, abbiamo input da remoto da sensori di passaggio o cattura applicati a trappole a scatto o a trappole a cattura massale, che anche senza una “continua ispezione” giornaliera da parte degli operatori, consentono di intervenire prontamente per rimuovere eventuali carcasse di animali (roditori, insetti, ecc.) morti.
Molto interessanti sono poi le informazioni che possiamo avere dalle PestCam (videocamere con sensore di passaggio, di temperatura e di movimento), con le quali possiamo conoscere e capire con estrema precisione quali sono i luoghi frequentati dai roditori e i “passaggi” usati senza che l’operatore sia costretto a distribuire polvere su tutto il pavimento o che debba perdere eccessivo tempo per ispezionare attentamente il cantiere.
Altre piccole webcam possono essere posizionate sulle lampade e su altri dispositivi di monitoraggio, permettendoci di individuare in tempo reale e con molta più precisione l’esatto momento in cui comincia una infestazione così da meglio collegarla alle possibili cause.
Ad oggi, tante cose sono cambiate, tante piccole rivoluzioni che hanno migliorato e reso più di qualità il servizio ma, nel contempo, tanti tentativi e tante prove non hanno dato i risultati sperati. E’ compito dei professionisti, di chi ogni giorno si dedica con amore e passione al proprio lavoro, utilizzare tutti gli strumenti possibili per esercitare al meglio una professione “antica” ma sempre necessariamente più “moderna”.