Animali domestici come cani e gatti, ma anche conigli e galline, possono ospitare sul proprio corpo alcuni dannosi parassiti: le pulci. Appartenenti all’ordine dei Sifonatteri, sono circa 1800 le specie note, di cui una sessantina vive in Europa. La stragrande maggioranza è parassita di mammiferi, solo il 5% delle specie conosciute parassitizza gli uccelli.
Gli adulti hanno evoluto una specializzazione veramente notevole per adattarsi perfettamente a vivere tra peli e piume. Nonostante un corpo molto piccolo, la cui lunghezza varia da 1 a 8 mm, hanno la capacità di compiere salti notevoli, fino a 30 cm in altezza. Sull’ospite camminano perfettamente a loro agio tra i peli (o le piume) perché dotate di caratteristiche morfologiche adeguate. Hanno unghie robuste per aggrapparsi ai peli, il corpo è molto stretto, schiacciato sui lati, è dotato di setole rivolte all’indietro per evitare che l’insetto scivoli o trovi ostacolo nel proseguire tra i peli. Il corpo è fortemente sclerotizzato, per questo è piuttosto difficile schiacciare una pulce.
Non hanno ali, le antenne sono corte e riparate in solchi, tutte caratteristiche derivate dalla forte specializzazione verso l’ambiente in cui vivono.
Non abbandonano l’ospite fino a quando questi sta per morire, solo in quel momento si ha una migrazione di massa alla ricerca di un altro corpo da cui succhiare sangue.
è molto facile vedere gli adulti, mentre è decisamente più raro osservare le larve. La riproduzione delle pulci non avviene sull’ospite, le femmine depongono le uova nella tana o nella cuccia dell’animale e le fasi che precedono l’adulto si svolgono lontano da esso. Le larve che nascono dalle uova si nutrono di detriti, ma anche per loro il sangue gioca un ruolo fondamentale nell’alimentazione, tanto che alcune specie si cibano anche di escrementi degli adulti contenenti sangue non del tutto digerito e di gocce di sangue emesse dall’adulto.
In presenza di pulci la prima cosa da fare è trattare, con appositi farmaci veterinari, l’animale domestico. Inoltre, considerando che le larve e le uova non si trovano sull’animale, bisogna pulire e trattare accuratamente anche i luoghi di riposo o comunque frequentati abitualmente dall’animale stesso.
I formulati idonei devono esplicare un’azione abbattente/residuale in modo da intercettare sia le larve presenti sia quelle che usciranno fuori alla schiusa delle uova. E’ importante ricordare che la pulce, sia per caratteristiche morfologiche che per le sue abitudini, è un insetto difficile da eliminare e per questo motivo è opportuno effettuare trattamenti scrupolosi e programmare sempre un ritorno sul sito trattato.