Le blatte sono insetti che vivono a stretto contatto con l’uomo, infestano infatti abitazioni, cantine ma anche mense e ristoranti, panifici, diverse tipologie di locali di lavorazione, magazzini, centri commerciali, scuole, e persino ospedali, aeroplani, navi e piscine.
Sono in grado di riprodursi piuttosto velocemente, se vi sono le condizioni ideali, e quindi dar vita a infestazioni composte da numerosissimi individui, tanto più che sia gli stadi giovanili sia gli adulti frequentano gli stessi luoghi e si cibano delle stesse sostanze, ed hanno una vita piuttosto lunga. In questi casi l’ambiente risulta inquinato da resti di insetti, insetti morti, esuvie, ooteche schiuse, escrementi e impregnato dell’odore acre emesso dalle blatte come feromone di allarme. Come succede con i resti di molti altri gruppi di insetti, anche i resti delle blatte possono frammentarsi, polverizzarsi, e di conseguenza essere sospesi nel pulviscolo nell’aria.
La permanenza prolungata in ambienti infestati e di conseguenza il prolungato contatto con sostanze allergeniche legate alle blatte causa l’insorgenza di allergie soprattutto nei bambini, che sono, in questo caso, i soggetti più a rischio. Opportuni test cutanei diagnostici possono permettere che si riconosca il nesso causale tra lo stato allergico di una persona e gli allergeni derivanti dalle blatte.
I sintomi che si manifestano maggiormente sono starnuti, congestione nasale, respiro corto e sibilante, prurito e dolore agli occhi, tosse, sinusiti, eruzioni cutanee e altri sintomi comuni alla rinite allergica.
Le persone colpite manifestano riniti, congiuntivite, asma bronchiale, dermatite e infezioni ricorrenti all’orecchio. Circa la metà delle persone asmatiche è allergica anche alle blatte. Generalmente si tratta di allergie che insorgono per inalazione o per contatto. Non è da escludere in certi casi anche l’allergia per ingestione, dovuta a contaminazione di derrate con allergeni delle blatte.
Non tutti i soggetti ovviamente manifestano sintomi gravi, in alcuni casi si possono avere anche manifestazioni lievi. Poiché le blatte e così le sostanze che abbandonano nell’ambiente sono presenti tutto l’anno, le manifestazioni allergiche in risposta ad esse non sono stagionali ma tendono a manifestarsi lungo tutto il corso dell’anno. Il problema è particolarmente rilevante in ambienti e condizioni di vita disagiate e conseguentemente in situazioni igieniche precarie, dove la stabile e forzata ‘convivenza’ con le blatte è inevitabile.
Le sostanze che scatenano il fenomeno allergico sono le proteine contenute nei resti abbandonati dalle blatte nell’ambiente, nella loro saliva e nelle loro carcasse. Al di là della terapia farmacologica sintomatica (antiallergica), evitare il contatto con gli allergeni diventa fondamentale soprattutto nelle abitazioni e in tutte quelle strutture frequentate dai bambini comprese le scuole.
Diventa necessario quindi impostare in questi ambienti un piano di controllo (monitoraggio e lotta) delle blatte periodico e prolungato nel tempo, anche se costoso.