Negli ultimi anni il concetto di disinfestazione ha avuto un’importante evoluzione. Mentre in passato (e purtroppo ancora oggi in più di qualche caso) la lotta agli infestanti è stata intesa come una semplice azione di eliminazione dei singoli individui con il “facile” ricorso all’impiego di sostanze chimiche, oggi in una corretta visione i trattamenti sono preceduti da una valutazione delle problematiche ambientali e dalla ricerca di metodiche e azioni integrate.
In questa nuova ottica, la valutazione del “miglior formulato” da impiegare diventa un elemento di primaria importanza, nella quale il primo presupposto è quello per cui un formulato non può essere lo stesso per tutte le situazioni.
Gli elementi di valutazione nella scelta sono:
- l’infestante da eliminare
- ‘ambiente dove deve essere fatto il trattamento
- il risultato temporale che è necessario raggiungere
- l’attrezzatura che verrà impiegata
La scelta del formulato deve garantire l’eliminazione del problema. Quindi, con riferimento all’infestante e al suo stadio di sviluppo, si preferirà un formulato ad azione adulticida o ad azione larvicida; con riferimento all’obiettivo del trattamento, inteso come periodo di copertura, si preferirà un formulato contenente una sostanza attiva ad azione abbattente o una ad azione residuale o, in alcuni casi specifici, una ad azione ritardata. Molto importante è quindi la scelta della sostanza attiva. Poi, in alcuni casi dobbiamo valutare se l’impiego di un ormulato aeriforme o di un’esca in gel sia preferibile rispetto ad un formulato liquido.
La tipologia dell’ambiente in cui deve essere effettuato il trattamento è una seconda discriminante che, di norma, ci farà preferire formulati con solvente acquoso in ambienti sensibili (abitazioni, scuole, ospedali, comunità, industrie alimentari, ecc.) a formulati con solvente organico spesso utili in ambienti sia esterni sia interni (magazzini, depositi, reti fognarie, ecc.).
Ulteriore decisione riguarda cosa preferire tra un prodotto pronto all’uso (RTU) e un prodotto concentrato. I primi sono certamente di più facile applicazione, non richiedono calcoli matematici e operazioni di miscelazione per la preparazione della soluzione di impiego, risultando una buona scelta quando l’ambiente da trattare è di dimensioni limitate. Al contrario, quando ci si trova a dover trattare ambienti di dimensioni importanti, è consigliabile far cadere la scelta su un formulato concentrato così da limitare i costi dell’operazione e, cosa non di poco conto, i rifiuti da smaltire. In questi casi deve però esserci una disponibilità di una attrezzatura idonea.
Anche nella scelta del “miglior formulato” deve esistere la volontà di comprendere le abitudini dell’infestante da eliminare, conoscere come vive, si sposta, si sviluppa. Ogni trattamento di disinfestazione non può mai prescindere da una pianificazione generale di prevenzione e di intervento, e solo all’interno di questa analisi possiamo inserire il “miglior formulato” così da raggiungere un equilibrio tra l’eliminazione del fastidio/pericolo dell’infestante e la sicurezza degli ambienti frequentati e degli alimenti che consumiamo.