Gli orti urbani come i giardini, balconi, terrazzi con piante in vaso, sono caratterizzati da vegetazione rigogliosa, umidità e soprattutto presenza di acqua stagnante sia in sottovasi sia, nel caso degli orti, in contenitori che fungono da scorta di acqua per la stagione calda.
Poiché le femmine delle zanzare per la deposizione delle uova ricercano l’acqua, ecco che in questi luoghi trovano ambienti adatti al loro scopo.
Nei sottovasi l’acqua presente, che in genere viene rinnovata tutti i giorni con gli interventi di innaffiatura, può essere considerata acqua stagnante, tipologia che attira le zanzare appartenenti alla sottofamiglia delle Culicine che preferiscono acque torbide e sporche. Nel caso invece delle Anofeline le acque maggiormente apprezzate sono quelle chiare e ben ossigenate.
Le vasche di raccolta dell’acqua anche temporaneamente possono in poco tempo diventare torbide per la caduta di foglie e altri detriti portati dal vento e, se lasciate al sole, si infestano di alghe diventando attrattive per le zanzare che le eleggono a loro luoghi di deposizione.
Le femmine di zanzare, ovviamente a seconda delle caratteristiche comportamentali della specie, hanno bisogno di una quantità d’acqua anche minima per deporre e le larve si sviluppano in altrettanta poca acqua, purché presente per tutta la durata del loro ciclo. A questo si aggiunge il fatto che nella bella stagione, con temperature alte, il ciclo dura pochi giorni.
L’attenzione che chi coltiva orti dovrebbe avere è in realtà piuttosto semplice: usare vasche con coperchi a tenuta oppure, se ciò non è possibile, adottare reti a maglia sufficientemente fitta da fissare sulla bocca del contenitore al fine di impedire il passaggio delle zanzare che vogliono raggiungere il pelo dell’acqua. Va da sé che queste reti devono essere prontamente sostituite qualora mostrino tagli o strappi.
Per i sottovasi è necessario evitare che vi sia acqua permanente. In genere le persone non svuotano i sottovasi dopo l’innaffiatura ma sarebbe sufficiente diminuire la dose d’acqua somministrata ad ogni vaso in modo da permettere l’assorbimento di questa da parte della pianta o del terreno evitando il ristagno.
Attenzione deve essere posta anche, nel caso degli orti urbani, a vasi e sottovasi inutilizzati, teli e altro materiale accatastati su cui può raccogliersi dell’acqua formando piccole pozze temporanee in cui le zanzare possono deporre le loro uova, specie se in luoghi nascosti e ombrosi.
Il trattamento chimico può prevedere l’impiego di formulati larvicidi nei depositi d’acqua permanenti e dovunque non sia possibile attuare la più semplice azione di prevenzione sopra descritta.
Inoltre, è necessario gestire l’ordine dell’orto e la vegetazione presente, procedendo a sfalci ed estirpazioni, così da eliminare quei luoghi dove trovano ricovero le zanzare adulte. In queste aree possono essere previsti trattamenti chimici con formulati adulticidi abbattenti a base di piretro, sostanza attiva naturale di veloce degradazione.