Monitorare significa accertare in maniera oggettiva la presenza di infestanti in un ambiente, utilizzando strumenti anche tra loro molto diversi.
Perché è importante l’attività di monitoraggio? Effettuare un monitoraggio razionale e ben impostato significa limitare i danni e i costi di gestione dell’attività svolta in quell’ambiente, in quanto il monitoraggio ha lo scopo di evidenziare la presenza dell’infestante quando la popolazione è ancora ridotta e quindi i danni effettuati sono limitati. Va da sé, infatti, che intervenire a infestazione avvenuta e ben diffusa comporta, sì, l’interruzione dei danni in corso, ma non recupera il danno già effettuato. Inoltre, è bene ricordare, che eliminare un’infestazione ben radicata può risultare molto complesso e dispendioso.
Il monitoraggio è una delle azioni principali della prevenzione e rientra negli obblighi previsti dai piani HACCP all’interno delle industrie alimentari e delle aree di preparazione degli alimenti (hotel, ristoranti, bar, mense, aziende di catering).
Gli strumenti a disposizione per effettuare un efficace monitoraggio sono diversi a seconda dell’infestante che si vuole controllare.
Nel caso delle blatte si possono utilizzare le trappole e il controllo visivo per verificare la presenza di segni, indizi, tracce che portano a evidenziare un’infestazione: odore e sporco caratteristici, ooteche, esuvie, escrementi.
Ovviamente l’operatore deve conoscere bene la biologia dell’insetto, il suo ciclo vitale e la morfologia. Il controllo visivo, seppur “costoso” perché in termini di tempo è piuttosto dispendioso, non va per nulla sottovalutato: guardare un ambiente, con occhio critico e allenato a individuare i segni giusti, permette di assumere tantissime informazioni utili per un efficace piano di monitoraggio e più in generale un’efficace prevenzione.
Gli insetti, quindi anche le blatte, frequentano ambienti dove, principalmente, trovano cibo e condizioni ideali per svilupparsi. Questi elementi sono diversi, a seconda della specie. Visitare un ambiente significa anche rendersi conto se ci sono dei rifiuti che rimangono nello stesso luogo per troppo tempo, se ci sono dei resti di cibo e altre situazioni che possono favorire lo sviluppo degli insetti.
Le trappole sono molto utili se utilizzate correttamente. Innanzitutto va scelta la trappola giusta tra quelle offerte dal mercato, tenendo anche conto del rapporto efficacia/costo, ed è necessario identificare i luoghi corretti dove posizionarle.
Un buon monitoraggio deve basarsi sempre su un piano di controllo delle trappole accurato e regolare nel tempo, cioè è necessario che, una volta posizionate, le trappole siano costantemente monitorate, evitando di far passare periodi troppo lunghi tra un controllo e quello successivo. Altro aspetto importante del monitoraggio è l’identificazione delle specie catturate, non basta infatti contare solo gli individui presenti.
La conoscenza della biologia della specie da monitorare permette di stimare il periodo in cui possono comparire gli insetti e, quindi, definire il periodo dell’anno e la durata del monitoraggio stesso. Ad esempio, nel caso delle blatte un corretto monitoraggio deve essere effettuato per tutto l’anno.
La raccolta e la registrazione dei dati di cattura è fondamentale per capire l’andamento dell’infestazione e andrebbe svolta in concomitanza con il rilievo e la registrazione di dati ambientali in modo da poter adattare il sistema di monitoraggio alla specie ed alle condizioni presenti.
Il monitoraggio è anche la pratica essenziale per la verifica dell’efficacia di un trattamento di disinfestazione e può mettere in evidenza eventuali errori o mancanze.