Le infestazioni di cimici dei letti sono un problema piuttosto importante in molte aree del mondo compreso l’Occidente. Le punture di questi insetti che succhiano sangue non sono solo fastidiose ma generano anche reazioni cutanee locali, e talora anche sistemiche, più o meno intense a seconda della sensibilità dei soggetti che vengono punti.
L’aumento preoccupante di aree e di edifici infestati viene attribuito all’aumento dei viaggi internazionali e allo sviluppo di resistenza di questi insetti verso gli insetticidi comunemente utilizzati per il loro controllo (Durand et al., 2012).
La resistenza delle cimici dei letti verso i piretroidi è stata documentata per gli Stati Uniti, l’Australia, ma anche per l’Europa, in particolare in popolazioni ritrovate in appartamenti di un’area della periferia di Parigi nel 2012 (Durand et al., 2012).
Al XI Congresso europeo di Entomologia, tenutosi a Napoli nella prima settimana del luglio 2018, è stata presentata un’indagine effettuata da ricercatori dell’Università della Malaysia, in cui si mette in evidenza il ruolo delle ore del giorno riguardo alla suscettibilità agli insetticidi di questi insetti. Partendo dal presupposto che anche negli insetti come negli altri animali il comportamento e la fisiologia sono influenzati dai ritmi quotidiani e sono legati ai cambiamenti periodici dell’ambiente, Genasan e collaboratori hanno studiato la suscettibilità all’insetticida e la detossificazione metabolica che questi insetti sono in grado di mettere in atto per soffrire meno gli effetti del prodotto chimico.
Lo studio è stato condotto esponendo le cimici (Cimex lectularius) a concentrazioni note di deltametrina e di imidacloprid in momenti specifici durante il giorno in cui i ricercatori alternavano 12 ore di luce a 12 ore di buio, e durante 24 ore di buio costante.
Negli insetti esposti a queste condizioni è stata studiata l’attività di tre enzimi (glutatione S- transferasi, citocromo P450 ed esterasi) coinvolti nei meccanismi di resistenza agli insetticidi. I risultati hanno suggerito che la capacità di detossificare, quindi rendere quasi innocuo, il prodotto insetticida è legata alle diverse ore del giorno, quindi interviene l’influenza del ritmo circadiano.
Questi studi sono importanti per capire meglio la biologia dell’insetto nonché per comprendere meglio i fenomeni di resistenza e quindi mettere a punto strategie di intervento più mirate al fine di ottenere il massimo dell’efficienza quando si eseguono trattamenti chimici di disinfestazione.