Gli acari della polvere causano, negli esseri umani, rinite allergica, dermatiti e asma atopica.
Acari
Sarcoptes scabiei var. hominis
L’acaro della scabbia provoca un’infestazione sull’Uomo, trasmissibile per contatto diretto, caratterizzata da prurito intenso e persistente, accompagnato da manifestazioni allergiche provocate dalle secrezioni ed escrezioni prodotte. Sulla pelle di individui colpiti si formano piccole vescicole. è molto comune, poi, l’insorgenza di infezioni batteriche secondarie dovute all’azione. Questi acari penetrano nella pelle dove questa è più sottile: in genere si insediano tra le dita e sui polsi, ma anche altre parti del corpo sono interessate come la parte centrale del dorso, le ascelle, le aree genitali, …
In genere trascorrono 6 settimane dall’infestazione prima di accusare forte prurito.
Tyrophagus putrescentiae
Sono particolarmente temuti nell’industria di trasformazione e conservazione. Gli alimenti attaccati sono inutilizzabili anche quando l’attacco è di modesta entità poiché non solo distruggono il substrato ma lo modificano causando ad esempio un aumento di umidità e di temperatura, rilasciando sostanze azotate, condizioni che facilitano l’insediarsi di altri acari e microrganismi che a loro volta comportano danni.
Inoltre infestazioni di acari causano l’alterazione del sapore del cibo, il contatto con la pelle causa dermatiti, mentre se si respirano le polveri possono insorgere asma e altri problemi respiratori. L’ingestione di questi acari causa disturbi gastrici.
Dalla letteratura sono note associazioni tra Tyrophagus putrescentiae e microrganismi patogeni, come Klebsiella sp., Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus e Candida albicans.
Dermanyssus gallinae (DeGeer, 1778)
Dermanyssus gallinaeè considerato uno dei più pericolosi parassiti del pollame allevato, soprattutto delle galline ovaiole, attacca però anche altre specie di uccelli sia selvatici sia domestici. è un acaro che vive sulla cute degli ospiti (ectoparassita), si nutre di sangue provocando seri danni diretti e indiretti: sottrae sangue al pollame fino a causare anemie talmente gravi che portano a morte i polli. Ma anche i danni indiretti sono economicamente rilevanti: il pollame ne è fortemente disturbato e in una condizione ben lontana dal benessere animale, gli esemplari attaccati manifestano elevato nervosismo e stress al punto di diventare aggressivi verso gli altri polli dell’allevamento scatenando cannibalismo con beccate molto pericolose che determinano spesso ferite mortali. In queste condizioni, come è ovvio, le performance produttive sia di uova sia di carne sono decisamente inferiori alla norma.
Le punture dell’acaro trasmettono patogeni come la salmonella, molto temuta nell’industria aviaria.
Spesso in allevamenti di ovaiole è necessario scartare uova macchiate di sangue, causa dell’infestazione. I danni economici stimati, legati alla presenza negli allevamenti di questi acari e al loro controllo, nell’Unione Europea ammontano a € 130 milioni di euro per anno (George et al., 2009).
D. gallinaepuò pungere anche l’uomo, in particolare il personale addetto agli allevamenti, causando dermatiti e lesioni della pelle.
Pyemotes ventricosus (Newport, 1850)
Si tratta di acari che si sviluppano a spese di larve di Coleotteri e Lepidotteri che infestano i magazzini, le derrate e il legname, ma la specie è nota soprattutto perché si sviluppa carico delle larve dei tarli del legno. In ambienti infestati questi acari possono pungere l’uomo. Le punture possono interessare sia le parti del corpo scoperte (viso, collo, braccia) sia anche il tronco della persona colpita. Il danno quindi è di tipo sanitario, a carico dell’uomo; di per sé l’acaro sarebbe un agente di contenimento di insetti dannosi infestanti.
Questi acari non sono vettori di malattie, ma possono causare dermatiti a volte piuttosto serie in caso di persone sensibili e/o per la presenza di un numero piuttosto elevato di acari che possono infliggere le punture.
Le lesioni, che si presentano come papule un po’ in rilievo sulla pelle e arrossate, con alone eritematoso e fortemente pruriginose anche per più di un giorno, possono interessare anche grandi superfici del corpo e possono assumere una forma piuttosto caratteristica allungata che viene definita “a cometa”.