Anche bar e ristoranti, come tutte le industrie e aziende del settore alimentare, ricadono sotto i vincoli del D.Lgs.193/2007 che obbliga all’applicazione del Protocollo HACCP. Questo protocollo prevede, tra le altre cose, il monitoraggio e il controllo degli infestanti, siano essi insetti o roditori, ad esempio.
Bar e ristoranti sono luoghi attrattivi per diversi gruppi di infestanti poiché nei loro locali vengono stoccati prodotti alimentari e poiché le loro strutture sono di facile accesso a causa dell’alta frequentazione di persone. Inoltre, in alcuni di essi, possono verificarsi ristagni di umidità che comportano l’instaurarsi di muffe che, essendo attrattive per gli insetti, possono dar luogo a piccole infestazioni focolaio pronte ad esplodere improvvisamente.
Blatte, in particolare Blattella germanica e Periplaneta americana, trovano spesso condizioni e anfratti idonei dove sviluppare “colonie” che a volte sono difficili da debellare. Plodia interpunctella, Ephestia kuehniella e anobidi come Stegobium paniceum e Lasioderna serricorne, sono attratti da farine, paste e simili. Mosche e moscerini possono entrare in questi locali attratti dalla luce e dalle derrate. Le mosche in particolare penetrano, ogniqualvolta vi riescono, nelle vetrine e vetrinette espositive apribili a scorrimento, dove fanno bella mostra di sé panini, tramezzini, brioches, pasticcini ecc.. Svolazzano, non passano inosservate e suscitano sensazioni assai sgradevoli nei clienti. Le zanzare frequentano gli spazi all’aperto adiacenti ai locali e l’interno delle strutture, attratte dalle persone presenti. Psicodidi e psocotteri frequentano le aree umide e con muffe. Infine, i rifiuti generati da queste attività, se gestiti poco oculatamente, attirano mosche, vespe e roditori.
I responsabili sono chiamati a gestire questa problematica ponendo la giusta attenzione ad azioni preventive, senza peraltro trascurare le azioni di tipo ‘curativo’ che si possono prevedere da subito come opportune in ordine all’obiettivo prefissato, e che pertanto rappresentano esse stesse una forma di prevenzione:
- • evitare che possano crearsi condizioni attrattive per gli insetti e per i roditori attraverso la gestione attenta dei rifiuti e delle pulizie;
- • mettere in atto tutte quelle azioni di “esclusione” che impediscano agli infestanti di entrare nei locali, ad esempio posizionare reti su tutte le finestre che siano in buono stato e installate in maniera corretta; installare tende antinsetto sulle porte; verificare che le chiusure di scantinati e locali tecnici siano in buono stato e, in generale, adottare una buona gestione delle vie di ingresso;
- • monitorare la presenza di questi infestanti per adottare piani di intervento tempestivi ed efficaci qualora si presentino situazioni di rischio; il monitoraggio può avvenire attraverso l’utilizzo di trappole a feromone per le tignole della farina o trappole per roditori e blatte;
- • installare correttamente e in numero adeguato trappole per la cattura massale di infestanti, sulla base delle loro potenzialità che devono essere valutate secondo diversi elementi come, ad esempio, tipologia di locale e ubicazione nell’ambiente (urbano o rurale). Tra le trappole non devono mancare quelle luminose (anche UV) per insetti volatori tra cui mosche e mosconi; queste trappole devono essere collocate ai muri ad altezza opportuna.
Gli infestanti che hanno uno stretto rapporto con l’ambiente esterno, come ad esempio le vespe, le mosche e le zanzare, evidenziano una pressione differente a seconda delle stagioni. Questo fattore va tenuto in considerazione per affrontare il problema prima che diventi incontrollabile, come tipicamente avviene nel caso della gestione delle zanzare. In quest’ottica, l’applicazione di sistemi di repellenza o abbattenti, come l’impiego di formulati a base di piretro, può essere un’ottima azione di prevenzione.
Tutte le azioni elencate non devono essere scollegate fra loro ma adottate in un piano ben studiato e coordinato (Integrated Pest Management), al quale ci si deve attenere per evitare problemi gravi di infestazioni incontrollate.
Inoltre, è fondamentale che tale piano sia sostenibile dal punto di vista economico e che si evitino interventi una tantum che non rientrano in un programma di gestione efficace. Purtroppo per le caratteristiche degli insetti (piccoli, nascosti, bisognosi di poco per sopravvivere) è tipico intervenire quando l’infestazione diventa fastidiosa per il pubblico. Va evidenziato che sottovalutare le azioni di prevenzione è un grave errore e che risolvere un’infestazione presente e in fase di sviluppo può essere molto complicato.