Un grande aiuto nei locali di ristorazione e nell’industria alimentare è dato dall’impiego di trappole luminose, che attirano gli infestanti catturandoli. Queste trappole sfruttano il fototropismo, un comportamento innato di parecchi insetti quali coleotteri, lepidotteri e ditteri che sono attratti dalla luce, sia essa naturale o artificiale.
Le trappole luminose vengono impiegate sia nella fase di monitoraggio sia in quella di difesa. Per quest’ultimo impiego è importante che la loro collocazione sia studiata in un piano generale di gestione per trovare i punti corretti ove collocarle, ponendo soprattutto l’attenzione al fatto che non ci siano altre fonti luminose di disturbo; mentre per la fase di monitoraggio risulta utile poiché permette di raccogliere dati e costituire un archivio degli habitat colonizzati, dando la possibilità, quindi, di mettere in atto azioni correttive mirate.
è importante controllare periodicamente le trappole luminose istallate al fine di individuare precocemente gli insetti catturati e quindi essere “avvisati” degli infestanti presenti. Altro aspetto fondamentale è la periodica sostituzione dei cartoni collanti o delle vaschette di raccolta in modo da mantenere l’efficacia della trappola il più a lungo possibile.
La scelta della lampada deve tener conto del comportamento degli insetti (ci sono specie diurne e specie notturne) e del locale da controllare. Ne esistono di diversi tipi in commercio, e tra questi i modelli a luce ultravioletta consentiti dall‘HACCP nella filiera alimentare sono quelli a piastra collante e “shatterproof” (che assicura l’ancoraggio della lampada alla trappola stessa). Le tipologie di trappole studiate per questi ambienti sono tali da permettere la cattura degli insetti in modo da evitare contaminazioni dei prodotti alimentari presenti.