I moscerini appartenenti alla famiglia degli Psicodidi assomigliano così poco alle mosche, che molti sono convinti si tratti di farfalline. Anche in lingua inglese si parla di “mothfly”, mosca farfalla; a trarre in inganno è la presenza di numerosi peli soprattutto sulle ali.
Gli adulti se ne stanno appoggiati ai muri, in particolare se molto chiari, alle tende, di solito per ore, non danno alcun fastidio diretto all’uomo e non pungono. In genere la loro presenza si riduce a qualche individuo e quindi passa del tutto inosservata, favorita anche dalle piccole dimensioni.
Amano i luoghi umidi e quindi frequentano bagni, docce, aree spogliatoi sia delle abitazioni ma anche in locali annessi alle piscine, lavatoi, … Le larve vivono nell’acqua ma anche nelle sostanze in decomposizione.
Quando le presenze aumentano è necessario intervenire ma eliminare gli adulti non basta, è utile eliminare l’habitat delle larve, pulendo i sifoni, gli scarichi, e tutte le parti dove si ferma un pochino d’acqua e dove le larve trovano sostanze di cui nutrirsi.
Effettuare una buona e regolare manutenzione di questi ambienti previene gli insediamenti degli insetti. Inoltre, per abbassare il numero delle larve, è consigliabile trattare gli scarichi fognari e gli altri punti di accumulo di acqua o di sostanza organica in decomposizione con un insetticida abbattente e residuale.
Tutto quanto detto riguarda il genere Psychoda e simili. Decisamente meno innocui e molto fastidiosi sono i flebotomi, che appartengono sempre alla famiglia degli psicodidi e presentano un comportamento molto differente dal genere che abbiamo citato. Li tratteremo in un prossimo approfondimento.