L’applicazione del metodo della confusione sessuale è efficace se tutti i luoghi da proteggere sono raggiunti da una sufficiente concentrazione di feromone sintetico altrimenti si creano aree dove gli accoppiamenti posso avvenire e la popolazione non viene controllata a dovere. Vi possono essere anche migrazioni da ambienti vicini dove questa metodica non è applicata e da ambienti esterni ai locali da proteggere.
Nel corso degli anni la ricerca ha affinato la tecnica, con l’immissione sul mercato di erogatori del feromone sintetico sempre più affidabili e facili da istallare, che rilasciano la quantità corretta di feromone per un tempo sufficientemente lungo (qualche mese). Alcune ditte commercializzano erogatori differenti da applicare nelle diverse stagioni, poiché il rilascio delle sostanze è influenzato dalle temperature e dall’umidità, soggette a una variabilità seppur lieve trattandosi di ambienti chiusi.
Le specie per le quali sono disponibili gli erogatori per la confusione sessuale sono, ad esempio: Plodia interpunctella, Ephestia kuehniella, Ephestia elutella, Cadra cautella e Cadra figulilella, coprendo quindi una vasta gamma di necessità per industrie alimentari di vario genere, siano esse molini, centri di stoccaggio granaglie, industrie che lavorano il cioccolato, la frutta secca, ecc. Si tratta di una metodica molto interessante da impiegare in un piano IPM ben strutturato e che permette di abbattere, e in certi casi eliminare del tutto, il numero di trattamenti insetticidi. La scelta degli erogatori, il loro collocamento e la densità di collocazione sono fattori importanti per decretare il successo della metodica. Altro aspetto molto importante è la densità di popolazione (Trematerra, 2011): in situazioni con alto numero di individui la confusione sessuale ha dimostrato di essere meno efficace rispetto a situazioni in cui il livello di infestazione è più basso. Per questo è necessario valutare (grazie ai risultati del monitoraggio) la necessità di un intervento insetticida abbattente per ridurre almeno inizialmente il livello di infestazione.
Studi hanno dimostrato che risultati migliori si ottengono se gli erogatori dei feromoni sintetici si collocano nelle strutture a inizio stagione e si mantengono efficaci per tutto l’arco dell’anno. Se vi sono dei periodi, per esempio di alte temperature, dove l’erogazione del feromone sintetico ha dei picchi ed esaurisce le scorte, si determinano dei periodi di “vuoto” durante i quali gli insetti si riproducono e al cambio successivo programmato dell’erogatore ci si trova di fronte a un aumento di popolazione più difficile da contenere.
Un altro aspetto da non trascurare, in particolare, se si intende applicare questa metodica, è la pulizia degli ambienti e dei macchinari (Süss et al., 1996): anfratti in posti difficili da raggiungere per effettuare accurate pulizie sono perfetti per la deposizione di materiale su cui gli insetti si possono sviluppare indisturbati ma anche dove la concentrazione del feromone di sintesi liberato nell’ambiente non arriva a essere sufficiente e dove quindi si possono protrarre focolai di infestazioni anche importanti.