Il problema delle infestazioni delle cimici dei letti, soprattutto nelle strutture ricettive e in quelle ad alta concentrazione di persone, è particolarmente sentito sia per il “fastidio” causato da questi animaletti che per il potenziale pericolo sanitario.
La cimice dei letti è un infestante di ritorno la cui diffusione, sempre più elevata, è principalmente dovuta dal trasporto passivo che i viaggiatori di tutto il mondo fanno continuamente, traslocando adulti, e individui giovani ma anche uova. Basta aver soggiornato, anche per brevi periodi, in ambienti infestati per diventare l’artefice della diffusione da un luogo all’altro, grazie a valige, biancheria e vestiti.
Le cimici dei letti preferiscono rifugiarsi in interstizi, nelle cuciture dei materassi, dietro agli zoccolini delle stanze e in ogni altro spazio stretto e protetto.
Sarebbe buona abitudine, entrando in un nuovo ambiente, effettuare un’ispezione della stanza prima di occuparla con tranquillità o guardare con attenzione la poltrona di un aereo o treno prima di sederci.
Ma cosa potremmo fare? Innanzitutto, prendere consapevolezza del problema e informarsi su quali siano i segni che possono far pensare a un’infestazione in atto. Per esempio:
- Riconoscere le cosiddette macchie fecali che rappresentano il sangue ingerito e digerito di colore nerastro, e quindi se si ha il dubbio che possano essere tracce lasciate dalle cimici dei letti si può procedere ad un’ispezione più attenta ed approfondita,
- In un albergo, controllare le cuciture dei materassi e verificare sia la presenza di macchie fecali di color nerastro sia di individui vivi o morti, esuvie e uova,
- Controllare gli zoccoli alla base delle pareti, i piccoli distaccamenti del muro, la carta da parati, le moquettes,
- Su mezzi di trasporto, siano autobus o treni (specie nelle cuccette), se i tessuti sono sporchi e segnati dalle macchie fecali.
Quando queste semplici osservazioni danno risultati negativi, si può stare piuttosto tranquilli!