Tempo di lettura: 2 minuti Copyr Color ID: l’approccio innovativo per un controllo mirato degli infestanti nel settore Ho.Re.Ca. Nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, la gestione degli infestanti rappresenta una sfida complessa, influenzata da molteplici variabili: la conoscenza dell’ambiente, l’applicazione di metodologie adeguate e l’utilizzo di prodotti conformi alla normativa vigente. Per rispondere a queste, Copyr ha sviluppato Copyr […]
Ristoranti
Gli infestanti da monitorare in bar e ristoranti
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Anche bar e ristoranti, come tutte le industrie e aziende del settore alimentare, ricadono sotto i vincoli del D.Lgs.193/2007 che obbliga all’applicazione del Protocollo HACCP. Questo protocollo prevede, tra le altre cose, il monitoraggio e il controllo degli infestanti, siano essi insetti o roditori, ad esempio.
Gli insetti come “novel food”: che cosa prevede la normativa
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Il 25 novembre 2015, il Parlamento Europeo ha emanato il regolamento 2015/2283 che “stabilisce norme per l’immissione di nuovi alimenti sul mercato dell’Unione”, entrato in vigore il 1° gennaio 2018.
Fototropismo degli insetti volatori e impiego di trappole luminose nei locali della ristorazione
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Un grande aiuto nei locali di ristorazione e nell’industria alimentare è dato dall’impiego di trappole luminose, che attirano gli infestanti catturandoli. Queste trappole sfruttano il fototropismo, un comportamento innato di parecchi insetti quali coleotteri, lepidotteri e ditteri che sono attratti dalla luce, sia essa naturale o artificiale.
Il monitoraggio per il controllo delle blatte
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Monitorare significa accertare in maniera oggettiva la presenza di infestanti in un ambiente, utilizzando strumenti anche tra loro molto diversi.
Perché è importante l’attività di monitoraggio? Effettuare un monitoraggio razionale e ben impostato significa limitare i danni e i costi di gestione dell’attività svolta in quell’ambiente, in quanto il monitoraggio ha lo scopo di evidenziare la presenza dell’infestante quando la popolazione è ancora ridotta e quindi i danni effettuati sono limitati.
L’importanza delle barriere fisiche come prevenzione contro infestazioni di insetti volatori
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Gli edifici che albergano attività di diverso genere correlate all’ospitalità e alla ristorazione (bar, ristoranti, mense, B&B, agriturismi, ecc.) sono attrattivi per parecchie specie di insetti volatori che vi trovano fonte di cibo. Siano essi zanzare, attirate dalla presenza di persone, o mosche attratte dalla presenza di materiale alimentare, gli insetti che si spostano in volo approfittano delle aperture per introdursi negli edifici.
Reti a maglie sufficientemente fitte alle finestre potrebbero in un primo momento far pensare di aver risolto il problema. In realtà questo non è sufficiente, a meno che tutto l’insieme delle strutture non garantisca davvero una tenuta perfetta. Gli insetti sono di piccole dimensioni e sfruttano tutte le aperture a disposizione per poter raggiungere gli ambienti dove si trova la loro fonte di sostentamento.
Ad esempio, reti alle finestre mal posizionate, con fessure anche piccole tra il telaio della rete e quello della finestra, rappresentano sì una barriera alla moltitudine degli insetti che arrivano in volo ma non a tutti, poiché ad esempio le zanzare attirate dalla luce si appoggiano sulla rete e, camminando, trovano la fessura attraverso la quale raggiungere la stanza frequentata dalle persone. Lo stesso dicasi per reti alle finestre alle quali non vengono fatti controlli e di cui quindi non ci si accorge di tagli, buchi, ecc., sufficienti al passaggio degli insetti. Se a queste ‘non conformità’ si aggiunge magari l’efficacia attrattiva serale di una luce artificiale, il risultato indesiderato per le zanzare è garantito.
Tutte le aperture devono essere dotate di barriere fisiche perfettamente efficaci,in modo da impedire l’accesso agli insetti: anche le porte, gli abbaini, le finestrelle delle cantine, ecc., e tutte queste barriere fisiche devono essere periodicamente controllate per mantenerne intatta l’integrità e di conseguenza la loro efficienza.
Le porte, anche quelle che nella bella stagione restano per la maggior parte del tempo chiuse, andrebbero dotate di barriere alla loro base, da mantenere sempre in buono stato per evitare che da questo potenziale ingresso gli insetti possano raggiungere l’interno degli edifici. Le porte che invece restano aperte per permettere il passaggio delle persone e/o delle merci andrebbero protette con barriere fisiche a bande sufficientemente fitte e “di misura” in modo da lasciare il minimo spazio possibile tra barriera e infisso ma anche tra barriera e pavimento. In questo caso il monitoraggio di eventuali insetti che riescono a passare è importante ed è necessario un sistema di controllo anche “chimico” per intercettare gli individui entrati soprattutto in quei locali (mense e ristoranti ad esempio) dove la soglia di tolleranza è praticamente zero. Un aiuto in tal senso può essere fornito dagli erogatori automatici di insetticida: questi apparecchi, calibrati per l’erogazione ad intervalli costanti di insetticida, creano una ulteriore barriera, in questo caso chimica, che agisce con un doppio effetto, prima abbattente e poi repellente. La sostanza attiva idonea in queste situazioni è la Piretrina naturale in quanto è caratterizzata da fotolabilità e termolabilità e risulta pertanto non invasiva.
Laddove sia sconsigliabile l’uso di prodotti chimici antiparassitari, come è appunto il caso di locali dove si distribuiscono vivande al consumo, la collocazione di trappole luminose può essere un caposaldo da non trascurare, per eliminare il numero maggiore possibile di insetti volatori che abbiano varcato le barriere fisiche collocate ad hoc.
L’uso di correnti d’aria permanenti, rivolte verso l’esterno, per contrastare l’ingresso di insetti volatori attraverso porte soggette periodicamente ad apertura, è pratica piuttosto comune in industrie alimentari ma non sembra adottabile negli edifici e nelle attività cui si è ora accennato.
La formica fantasma
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Le formiche presenti nel nostro Paese superano le 200 specie. Non tutte sono native dei nostri territori: molte sono state introdotte da altri ambienti e in Italia si sono acclimatate e diffuse più o meno ampiamente a seconda della specie.
Le vespe e l’acqua
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L’acqua è un elemento necessario alle vespe per la termoregolazione che consente loro di sopravvivere.
Potenziale di sviluppo numerico di Blattella germanica
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Blattella germanica è una piccola blatta, lunga 1-1,5 cm, infestante comune e presente in tutto il mondo. Questa diffusione è dovuta alle particolari caratteristiche della specie.
Il risveglio delle formiche nelle strutture ricettive
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Le formiche passano il periodo invernale nei loro nidi per un tempo più o meno lungo a seconda del rigore dell’inverno. Ai primi freddi dopo aver isolato gli ingressi del nido, la colonia si raduna nella parte più profonda, il ritmo circadiano si riduce fino a quasi annullarsi, la regina smette di deporre le uova e le attività vengono ridotte al minimo.
Risorse alimentari: competizione e migliore resa delle esche rodenticide
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Non tutti gli ambienti vengono colonizzati in ugual modo dalle specie animali (uomo compreso!). Gli individui delle singole specie si spostano alla continua ricerca di ambienti ospitali (più o meno grandi) per la presenza di risorse alimentari e di altre caratteristiche favorevoli.
Per ogni luogo, le risorse non sono mai illimitate e, quindi, possono condizionare la quantità (numero) di individui di una o più specie che quel luogo può sostenere (definita come capacità portante dell’ambiente).
L’antropizzazione del topo domestico (prima parte)
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Il topo domestico o topolino delle case, appartenente al genere Mus, è un piccolo roditore oramai adattatosi a vivere in perenne associazione con l’uomo. Infatti, come i ratti (Rattus rattus e Rattus norvegicus), dai quali si differenzia per caratteristiche morfologiche e comportamentali (tra cui l’estrema dipendenza dall’uomo), è ospite non gradito di abitazioni e ambienti (ristoranti, mense, hotel) dove interferisce con l’attività umana causando danni e rappresentando un pericolo sanitario quale vettore di agenti infettivi e infestanti.