La blatta Polyphaga aegyptiaca, detta comunemente blatta egiziana, è presente nelle regioni meridionali comprese Sicilia e Sardegna, soprattutto in zone costiere, caratterizzate da climi caldo-umidi.
La femmina è di lunghezza da 2,4 a 3,4 cm, attera (sprovvista di ali), di colore bruno nerastro uniforme. Il corpo è discoidale, quasi rotondeggiante. Ha il torace fortemente convesso, mentre l’addome mostra meno questa caratteristica. Le zampe sono tozze e ricoperte di spine lunghe ed evidenti.
I maschi sono più piccoli rispetto alle femmine e sono dotati di ali ma non hanno tendenza al volo. Le ali si presentano più o meno scurite, ma con porzione basale trasparente e in posizione di riposo superano la parte terminale dell’addome.
Le forme giovanili appaiono morfologicamente molto simili alla femmina con la quale sono facilmente confondibili. Le ooteche misurano 12 x 5 mm, sono asimmetriche e contengono in media 10 uova. Caratteristico è il bordo superiore dell’ooteca, quello che si apre quando le uova si schiudono e gli individui neonati devono uscire: questo infatti si presenta piuttosto vistosamente dentellato.
Come le altre specie di blatte, anche P. aegyptiaca predilige i locali antropici bui e umidi con presenza di detriti animali e vegetali dei quali si alimenta. Oltre alle cantine e ai magazzini è anche stata rinvenuta nei locali di lavorazione dell’industria alimentare e nei pressi di macchinari e ingranaggi dell’industria molitoria.
Non essendo particolarmente diffusa si conosce abbastanza poco riguardo alla sua biologia come infestante.
Per la prevenzione e la lotta si rimanda alle stesse indicazioni contenute negli articoli riguardanti le altre specie: www.copyrpco.it/blog