Da sempre gli scambi commerciali attraverso le “vie del Mondo”, oltre a trasportare merci e beni, hanno contribuito alla diffusione, spesso inconsapevole, di specie animali e vegetali, di funghi, virus e batteri. Negli ultimi anni, in seguito alla globalizzazione dei mercati, il fenomeno si è particolarmente intensificato tanto che sia i singoli Paesi che le organizzazioni internazionali come la FAO hanno individuato una serie di obblighi per i trasportatori con il fine di tenere sotto controllo la situazione.
In particolare, nei confronti degli insetti, la convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (IPPC) armonizza le normative che regolano le importazioni dei singoli Paesi in modo da minimizzare i possibili rischi che potrebbero avere un grave impatto sui singoli ecosistemi. L’obiettivo è quindi quello di proteggere i raccolti e le foreste eliminando l’importazione di organismi alloctoni che risulterebbero, nel Paese di arrivo, pericolosi infestanti.
Le possibilità di difesa possono essere:
• l’ispezione all’entrata e la creazione di specifiche zone pest free
• l’effettuazione di trattamenti certificati effettuati prima della spedizione (misura fitosanitaria certificata dal NPPO – UK National Plant Protection Organisation)
Anche il materiale da imballaggio in legno rappresenta un potenziale veicolo per il trasporto di insetti, e altri organismi, da una parte all’altra del Pianeta.
Per questo motivo a pedane, contenitori, supporti, ecc. viene applicato lo Standard ISPM 15 che prevede il trattamento ad “alta temperatura” (fino a marzo 2010 era anche possibile il trattamento di gassificazione con bromuro di metile), effettuato da aziende specializzate e specificatamente autorizzate. Dopo il trattamento, i materiali sono certificati pest free con l’apposizione del marchio IPPC/FAO. In Italia la competenza è del Consorzio Servizi Legno-Sughero e l’iter di trattamento e certificazione segue le indicazioni del “Comitato FitOk”; sul territorio il controllo è affidato ai Servizi Fitosanitari delle singole Regioni.
Lo Standard ISPM 15 descrive le misure fitosanitarie volte ad attenuare il rischio di introduzione e/o diffusione di organismi nocivi associati al materiale da imballaggio in legno grezzo di conifere e latifoglie, utilizzato normalmente nel commercio internazionale.
La Standard ISPM 15 risale al 2002 quando 118 Paesi (attualmente sono 134, inclusi gli Stati Uniti) lo hanno approvato. Anche la Cina, pur non aderendo alla Convenzione IPPC, adotta le disposizioni dell’ISPM 15.
Nel caso di richieste di trattamenti su merci e materiali in esportazione è bene verificare con attenzione quali siano le norme in materia del Paese ricevente.
L’attenzione posta alla problematica è molto elevata e tutti i Paesi applicano con estrema severità le procedure di controllo. Pertanto si consiglia di non improvvisare trattamenti o rilasciare certificazioni non conformi che causerebbero, a destinazione, il rifiuto della merce con tutti i conseguenti danni economici e di immagine che ciò comporterebbe.