Durante la stagione calda, la presenza delle zanzare è evidente e facilmente percepibile “sulla nostra pelle”. È proprio in quel periodo che molte persone ricorrono a ogni possibile rimedio per difendersi, come spray adulticidi, repellenti e altri prodotti specifici.
In inverno, invece, almeno alle nostre latitudini (tra il 35° e il 47° parallelo nord), la presenza delle zanzare può essere considerata un’eccezione. Tuttavia, senza addentrarci troppo nei dettagli, va tenuto presente che ogni specie di zanzara ha una sua particolare longevità e capacità di adattarsi alle diverse stagioni. Esistono infatti oltre 3.000 specie di zanzare nel mondo!
Alcune specie attraversano il periodo freddo dell’anno allo stadio adulto: l’individuo femmina riduce il suo metabolismo entrando in una fase detta diapausa. In questa fase la zanzara rallenta il movimento in modo significativo, riuscendo così a conservare energia e resistere per lunghi periodi, diminuisce la respirazione, non si nutre, non vola e non si riproduce, cadendo in una sorta di letargo.
In Canada, ad esempio, dove le temperature invernali scendono abitualmente sotto lo zero, le zanzare hanno sviluppato straordinarie strategie di sopravvivenza. Alcune si rifugiano in ambienti più caldi come crepe o buchi negli alberi, sotto strati di muschio isolante, nel fango o nella torba congelata, in cavità nel suolo, dentro grotte o cantine.
Altre zanzare hanno sviluppato degli “antigeli naturali” (glicerolo) che impediscono alle cellule di cristallizzarsi. Oppure hanno rafforzato il loro rivestimento cuticolare con delle vere e proprie “corazze protettive”, una sorta di pelliccia pregiata.
La famigerata zanzara tigre riesce a superare i freddi invernali nel nostro paese grazie alle “uova durevoli”. Questo fenomeno influenzato dal fototropismo può essere paragonato ad un “orologio biologico interno” che permette alle uova di sgusciare e proseguire la metamorfosi senza essere ostacolate da condizioni climatiche avverse.
Il freddo e la sua stagionalità sono stati a lungo considerati efficaci fattori naturali per il contenimento delle zanzare. Tuttavia, questa condizione è già cambiata a causa del progressivo innalzamento delle temperature globali. il cambiamento climatico sta creando condizioni sempre più favorevoli per le zanzare, aumentando il rischio di trasmissione di malattie infettive. Le implicazioni sono significative sia per l’ecologia, con alterazioni negli equilibri naturali degli ecosistemi, sia per la salute pubblica, con un aumento del rischio di malattie trasmesse da vettori.
In questa situazione, è fondamentale che le persone adottino strategie di contenimento delle zanzare basate sul buon senso e sui principi della lotta integrata. Ciò include l’Educazione Sanitaria, la prevenzione, l’utilizzo di metodi di lotta biologica o microbiologica, l’impiego di tecniche di lotta fisica e, se necessario, l’uso responsabile di metodi di lotta chimica.