Tutte le lingue hanno nel loro vocabolario dei termini specifici per indicare i suoni prodotti dagli insetti. Non si tratta di onomatopee o rumori prodotti a caso. Infatti, molti insetti producono suoni che sono veri e propri sistemi di comunicazione con altri individui conspecifici.
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Nel loro processo evolutivo, gli insetti hanno dovuto sviluppare sistemi di comunicazione per coprire le distanze relativamente grandi che ci possono essere tra un individuo e l’altro, a causa della loro dimensione e dei grandi ecosistemi che essi abitano.
Gli insetti producono suoni in molti modi e per molti scopi. D’altra parte, è noto che i suoni svolgono un ruolo fondamentale nell’ecologia di molti insetti. Per esempio, facilitano la ricerca per l’accoppiamento, la difesa comune e il trasferimento di altre informazioni.
Molti di questi suoni sono perfettamente udibili anche dall’orecchio umano e si associano a momenti e luoghi ben precisi: basti pensare al frinire delle cicale.
Riconosciamo un’ape dal ronzio che emette volando, una maldestra cetonia che cerca di atterrare rocambolescamente su un fiore di rosa, oppure rimaniamo sorpresi dal suono acuto che viene emesso da certi cerambicidi quando li immobilizziamo tra pollice e indice per osservarli e che ci comunica senza fraintendimenti il desiderio di essere lasciati andare.
Questi suoni possono essere sfruttati dall’uomo per diversi scopi, ad esempio il suono emesso dalle cavallette aiuta gli specialisti a indentificarle. Sono poi affascinanti quelle situazioni in cui i suoni prodotti da una moltitudine di insetti che abitano un certo luogo, nel mischiarsi a tanti altri suoni prodotti da esseri viventi animali ma anche vegetali, generano i cosiddetti “paesaggi sonori” che Bernie Krause registra da più di 50 anni in tutto il mondo.
Queste registrazioni sono preziose perché permettono di percepire le trasformazioni avvenute in un certo luogo, spesso per mano dell’uomo, mettendo a confronto le registrazioni del paesaggio sonoro di quel luogo in periodi diversi. Si tratta di indagare la natura su piani diversi.
Un altro esempio è la zoomusicologia, una recente branca della musicologia. Dario Martinelli, professore di musicologia, nel suo libro intitolato “Of Birds, Whales and Other Musicians – Introduction to Zoomusicology” per definire meglio il campo di studio della zoomusicologia chiama in causa musicologi, biologi, scienziati sociali e filosofi in un nuovo modello teorico per studiare il rapporto tra i modelli comportamentali degli animali e la comunicazione sonora. Ovviamente anche gli insetti apportano il loro contributo.