La chiusura della casa delle vacanze alla fine dell’estate, dovrebbe contemplare anche le attenzioni da dedicare per evitare l’annidarsi di infestanti indesiderati.
Insetti e ragni si preparano per passare l’inverno, stagione avversa per le basse temperature.
Sicuramente l’azione preventiva fondamentale è la pulizia profonda della casa in modo da eliminare il più possibile residui quali capelli, peli e desquamazioni cutanee derivati dall’aver abitato i locali per un certo periodo.
Importante è anche svuotare e pulire a fondo la dispensa, evitando di lasciare confezioni e pacchetti di alimenti aperti e briciole su cui si possono instaurare infestazioni nel periodo in cui le temperature non hanno ancora raggiunto livelli talmente bassi da impedire lo sviluppo degli insetti. è necessario controllare le chiusure di porte e finestre, in modo da impedire passaggi di insetti che cercano ripari dai rigori invernali, come ad esempio le cimici delle piante, ma anche altri piccoli animali come ragni, lucertole, piccoli roditori che potrebbero morire all’interno dei locali e fungere da substrato nutritivo per certi ditteri e successivamente per i coleotteri dermestidi, ad esempio.
Se la casa ha ospitato animali domestici, è fondamentale lavare cucce, sdraiette, coperte, giochi, gabbiette ed altre attrezzature che l’animale domestico ha usato, per allontanare tutti i peli, piume e altro materiale organico perso nell’ambiente, anche questo particolarmente appetito dai Dermestidi.
In caso di mobili, sedie, e altre suppellettili in legno o in materiale vegetale che durante l’estate hanno dato segnali di infestazione di tarli (ad esempio se sono state notate delle tracce di rosume), si può approfittare della chiusura della casa e quindi dell’assenza di persone per effettuare i trattamenti antitarlo.
Anche i tappeti devono essere ripuliti a regola d’arte prima di essere riposti. Ripiegare un tappeto con residui cutanei, capelli e altri materiali organici significa fornire alimento e riparo per insetti che si nutrono di questi detriti. Questa attenzione abbassa anche il rischio di attacco da parte della più comune e temibile tarma della lana, Tineola bisselliella.