Le abitazioni forniscono tanti anfratti di riparo per molti artropodi: insetti, ragni, diplopodi, scorpioni, ecc. possono trovare infatti piccoli spazi in cui annidarsi e di seguito approfondiamo qualche caso.
INSETTI VOLANTI
Alla fine dell’estate, con l’abbassarsi delle temperature, cimici (pentatomidi) e mosche cercano posti più miti dove trovare rifugio per sfuggire ai rigori dell’inverno e, se per le mosche le zanzariere sono sufficienti come barriera d’ingresso, non è altrettanto semplice tenere lontane le cimici, comprese la cimice asiatica e la cimice americana delle conifere (Leptoglossus occidentalis), poiché sfruttano piccoli passaggi per intrufolarsi e per cercare ripari dove svernare. Un altro esempio che citiamo è quello della Harmonia axyridis, specie dal comportamento gregario che in autunno entra nelle case per svernare, come riportato da Reggiani e Ferrari nel 2009: «Da parecchi anni anche nei nostri ambienti si è acclimatata Harmonia axyridis, la coccinella arlecchino o coccinella asiatica, dapprima introdotta dall’uomo in serra per finalità di lotta biologica, ma ben presto sfuggita al nostro controllo, diffusasi ampiamente in Italia, considerata ormai un “nuovo infestante urbano”».
Altre specie di insetti, che vengono rinvenute nelle nostre abitazioni nella bella stagione, sono quelle che si spostano in massa dalla vegetazione da cui si nutrono: dai Rincoti Ligeidi ad esempio del genere Metopoplax o del gen. Arocatus (con A. melanocephalus, frequentatore delle alberature di olmi e responsabile di periodiche esplosioni demografiche in varie città soprattutto del Nord Italia), alle larve di lepidotteri che infestano gli alberi.
DIPLOPODI
I diplopodi sono artropodi che vivono in ambienti umidi (ad esempio tra le foglie marcescenti, nel legno morto, oppure sul suolo o nel terreno), in certi periodi e con condizioni climatiche particolari possono entrare nelle abitazioni per caso, attratti da condizioni microclimatiche temporanee (ombrosità, umidità di semiinterrati e scantinati…). In questo caso si tratta di animali che difficilmente danno luogo a infestazioni importanti in quanto il numero di individui di solito non è molto alto.
ZECCHE
Caso diverso invece sono le zecche dei piccioni che possono essere rinvenute nei locali situati a ridosso dei tetti se questi sono frequentati da volatili. Questi parassiti possono pungere l’uomo e trasmettere anche malattie, per cui si rende necessario intervenire in modo tempestivo e risolutivo partendo dalla rimozione della causa.
I casi sopracitati relativi a insetti volanti e diplopodi, seppur generano fastidio, non rappresentano un pericolo per la salute degli occupanti gli edifici e nemmeno per le derrate ivi conservate o per il legno in opera; solitamente i fenomeni si risolvono spontaneamente in breve tempo, se il fastidio supera una soglia intollerabile si può decidere di intervenire per contenerlo.
Diverso il caso delle zecche che, come già sostenuto, richiedono interventi specifici.