Gli edifici e le abitazioni ubicate in ambienti rurali o in piccoli centri abitati spesso ospitano l’Acheta domesticus. Si tratta di un grillo piuttosto piccolo, di colore chiaro che saltellando si intrufola nelle stanze di abitazioni e/o locali soprattutto al pian terreno. In alcune aree del nostro Paese, la sua presenza all’interno delle case viene considerata come un portafortuna.
Originario del sudovest asiatico, il grillo delle case si è praticamente diffuso in tutto il mondo. Viene allevato da hobbisti come alimento per anfibi, uccelli e rettili, anche questi a loro volta allevati per hobby o per scopi didattici.
Questi grilli entrano negli edifici attraverso ogni possibile apertura (porte, finestre) soprattutto nella stagione fredda. Tutti gli stadi sopravvivono all’interno degli edifici, anche per tutto l’anno, difficilmente vi permangono per la riproduzione. Durante la bella stagione, infatti, possono raggiungere l’esterno e vivere in vicinanza di discariche di rifiuti in quanto si alimentano di sostanze organiche in decomposizione (sono sufficienti anche piccole quantità per garantire la loro sopravvivenza).
Nelle abitazioni e/o locali ad uso civile amano i rifugi nascosti (dietro o sotto ai mobili) dove trovano condizioni di buio. Sono attratti dalla luce nelle ore notturne, infatti non è difficile vederli camminare sul pavimento. Spesso però ci si accorge della loro presenza quando si trovano delle carcasse soprattutto in contenitori fondi, nei quali alcuni esemplari, saltando, ne restano intrappolati.
Difficilmente danno vita a infestazioni importanti; di solito nelle abitazioni sono presenti solo alcuni individui che, peraltro, non provocano allergie e non causano danni.
Negli ultimi anni, soprattutto all’estero, è cresciuto l’interesse verso questo insetto sotto il profilo del consumo alimentare.