Con l’arrivo delle temperature autunnali è aumentata in maniera evidente la presenza di cimici all’interno delle strutture civili. Abitazioni, cantine, garage, ma anche automobili e ascensori da alcune settimane ospitano questi insetti a noi sgraditi (anche per l’odore disgustoso che emettono se disturbati o schiacciati), che si avvicinano a ogni ambiente antropizzato alla ricerca di un ricovero caldo e protetto dove poter svernare.
Sono insetti che appartengono all’ordine dei rincoti e alla famiglia dei pentatomidi e superano l’inverno da adulti. Il loro corpo è relativamente appiattito e grazie al volo raggiungono le abitazioni, si posano sui muri e, camminando, penetrano nelle fessure e raggiungono gli ambienti interni.
Negli ultimi anni, soprattutto nel nord Italia, si è assistito a un incremento considerevole di cimici dalla colorazione bruna/marmorea. Si tratta della specie alloctona Halyomorpha halys, originaria del sud-est asiatico e rinvenuta per la prima volta nel 2012 in Emilia Romagna. Comunemente viene chiamata cimice asiatica o cimice marmorea.
Il servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna ha diramato un appello ai cittadini per le segnalazioni di questo infestante, mettendo a disposizione diversi documenti utili circa il comportamento e la descrizione dettagliata per distinguere la specie dalle altre simili (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/avversita/avversita-per-nome/cimice-asiatica/appello-ai-cittadini).
Nelle abitazioni questi insetti non provocano particolari danni e non costituiscono un rischio per l’uomo. Sono, infatti, insetti fitofagi e si nutrono a spese di piante coltivate e non, arrecando danni soprattutto in frutticoltura: le loro punture provocano problemi in particolar modo ai frutti di pere, mele e kiwi.
Per limitarne la presenza nelle abitazioni private si rendono particolarmente efficaci le zanzariere e altre barriere utilizzate in estate contro mosche e zanzare. L’impiego di insetticidi a base di Piretrine naturali o Piretroidi avrà la funzione di uccidere gli individui presenti, in particolar modo se si ha cura di trattare ogni fessura comunicante con l’esterno, soprattutto in corrispondenza di porte e finestre, ed eventuali rifugi posti in luoghi esterni e riparati (terrazzi, balconi, tettoie, garage, ecc.).
Effettuando un’ispezione dei possibili anfratti dove l’infestante può trovare rifugio (crepe dei muri, fessure, tende, mobilio esterno e spazi liberi dei telai degli infissi) si possono individuare gli insetti e, mediante un pennello, è possibile la loro rimozione e successiva eliminazione.