Gli insetti, come detto, per superare l’inverno nei nostri climi, vanno in diapausa. A prescindere dalla diapausa e dallo stadio di svernamento, la temperatura rappresenta comunque un fattore limitante per la gran parte degli insetti:
- al di sotto di 15 °C, in genere, non sono in grado di riprodursi;
- al di sotto di 10 °C hanno difficoltà a volare;
- al di sotto di 0 °C hanno difficoltà a sopravvivere.
Per sopravvivere anche a temperature così estreme, gli insetti dispongono di altri meccanismi che li preservano dal rischio di congelamento.
Abbiamo due gruppi:
- il primo gruppo è composto dalle specie che sono in grado di governare la formazione dei cristalli di ghiaccio nel proprio corpo mediante processi metabolici complessi;
- il secondo gruppo riesce a tollerare temperature ancora più estreme sintetizzando sostanze chimiche (gli alcoli polidrossilici) che fungono da “antigelo” (ovvero in grado di abbassare notevolmente il punto di congelamento dei fluidi) e impediscono quindi la formazione dei cristalli di ghiaccio.
Conoscendo lo stadio e il meccanismo di svernamento, è possibile intervenire in maniera mirata per prevenire probabili infestazioni successive.
Un esempio comune può essere quello della zanzara tigre (Aëdes albopictus). La zanzara tigre sverna allo stadio di uovo. Prima dell’arrivo dell’inverno, la femmina depone le proprie uova in punti strategici dove presume che ci sarà una presenza d’acqua, che permetterà al momento opportuno lo sviluppo dell’insetto. Questa zanzara, infatti, non depone mai le proprie uova direttamente in acqua, nonostante la larva abbia bisogno di acqua per svilupparsi. La conoscenza dei comportamenti e delle abitudini aiuta a intervenire sia attraverso la rimozione dei focolai di infestazione sia impiegando formulati larvicidi. Questi trattamenti di tipo preventivo si dimostrano a elevata efficacia in quanto in pochi centimetri quadrati è possibile raggiungere ed eliminare un numero elevatissimo di zanzare.
Il ritardo di queste azioni, che può essere dovuto alla scarsa informazione dei cittadini o di eventuali dilazioni nei trattamenti da parte della Pubblica Amministrazione, fa sì che le larve diventino adulti e i trattamenti per debellarle risultino più difficili e onerosi.