Tineola bisselliella è nota col nome comune di “tarma chiara dei panni”, a causa del colore marroncino chiaro uniforme. Gli adulti appaiono in aprile-maggio e le femmine, dopo essersi accoppiate, depongono sul substrato una cinquantina di uova. Questa specie può compiere un ciclo completo in circa due mesi in ambiente molto favorevole, vale a dire con una temperatura di 25-28°C e umidità relativa del 75%. In condizioni totalmente sfavorevoli, la durata dello stadio larvale può arrivare fino a 4 anni.
Nelle abitazioni, riscaldate nei mesi invernali, le larve non bloccano il loro sviluppo e proseguono la loro attività trofica ai danni di manufatti realizzati con materiale di origine animale quali la lana, la seta, le pellicce. Pertanto risultano a rischio di infestazione: indumenti, tappeti, coperte, arazzi, cuscini, materassi, pellicce.
L’attività delle larve comporta erosioni o fori più o meno irregolari nei materiali attaccati. Quando attaccano pellicce, le larve erodono la base dei peli portandoli al distaccamento completo, determinando così aree spoglie più o meno estese a seconda dell’entità dell’infestazione. In genere il danno è estetico in quanto difficilmente si sviluppano infestazioni molto grandi, ma ovviamente è sufficiente un buchino per rovinare il proprio maglione di lana preferito.
Una volta giunte a maturità, le larve abbandonano il substrato alimentare per cercare un luogo adatto nei muri o in crepe di mobili, ove annidarsi e trasformarsi in adulto.
è una buona pratica, prima di riporre indumenti, coperte, tappeti, ricorrere alla loro pulizia mediante lavaggio anche a secco oppure spazzolatura ed esposizione al sole seguita dall’imballaggio in sacchetti di plastica perfettamente chiusi. Questo consente di proteggere i materiali da eventuali attacchi. Si possono utilizzare prodotti antitarme naturali come repellenti, che emanano un aroma sgradito alla Tineola.
In caso di infestazioni, invece, si consiglia di effettuare un’accurata pulizia e intervenire con mezzi chimici utilizzando sostanze a bassa tossicità per l’uomo, quali ad esempio piretroidi, per il trattamento degli ambienti infestati.
è consigliabile anche effettuare azioni di monitoraggio mediante gli appositi cartoncini collanti innescati con sostanze attrattive, i feromoni.