Come scrive Maeterlinck nel suo libro “La vita delle formiche”, “vi sono tanti formicai quante sono le specie di formiche, e altrettanti costumi differenti. Non si domina mai l’argomento, e non si sa da dove iniziare”. Frase veritiera se si considera anche che sono insetti complessi da studiare perché allevabili con difficoltà.
Le formiche, di solito, nidificano nel suolo in colonie più o meno numerose, preferibilmente in prossimità delle fonti di cibo, che si procurano sia in natura sia sottraendolo all’Uomo.
Negli Imenotteri sociali sono note 3 modalità di fondazione delle colonie:
1) la regina fecondata comincia la costruzione del nido da sola o con l’aiuto di operaie;
2) parecchie regine fondano la colonia insieme e alla fine della prima generazione una regina prende il sopravvento, eliminando tutte le altre;
3) due o più regine fondano la colonia e convivono attive nello stesso nido.
Nel primo e nel secondo caso si tratta di colonie monoginiche (con una sola regina), nel terzo caso invece si parla di colonie poliginiche (con due o più regine). Ad esempio Lasius niger (la formica nera dei giardini) appartiene alla seconda categoria: la prima generazione è una colonia poliginica, successivamente diventa monoginica. Appare quindi importante l’identificazione della specie per associarne correttamente la biologia. Le colonie monoginiche sono in genere più piccole delle poliginiche e quindi vivono in nidi meno estesi. Una lotta efficace deve prevedere l’eliminazione delle operaie ma anche della/e regina/e, in caso contrario la colonia potrà essere indebolita ma continuare a sopravvivere. Come detto non è facile stabilire se una colonia è monoginica o poliginica pertanto la lotta dovrà essere impostata con attenzione e sicuramente non si può pretendere di risolvere il problema con un solo intervento.