L’opportunità di sviluppo che ha una specie animale (Homo sapiens compreso) è sempre subordinata all’ambiente in cui questa si trova. Esistono dei fattori condizionanti che favoriscono, o meno, prima l’insediarsi di individui e poi la possibilità che questi hanno di crescere numericamente e diventare una popolazione stabile e affermata.
Questi fattori costituiscono quella che viene definita come capacità portante di un ecosistema, espressa come numero di individui di una (o più) specie che un ambiente può sostenere senza che le popolazioni in esso presenti oltrepassino il limite di stress.
I fattori ambientali sono disponibilità di cibo, assenza di predatori, condizioni termoigrometriche, possibilità di spostamento e di ricovero.
La capacità portante influisce direttamente sui 4 elementi che condizionano il numero di individui di una popolazione: immigrazione ed emigrazione, natalità e mortalità.
In un ambiente con una capacità portante elevata (molte risorse) avremo infatti:
1) un elevato numero di individui che si avvicinano,
2) un basso numero di quelli che si allontanano,
3) un incremento della natalità.
Al contrario, in presenza di una capacità portante bassa (poche risorse) avremo:
1) un basso o nullo numero di individui che si avvicinano a quell’ambiente,
2) un allontanamento di quelli già presenti,
3) un aumento dello stress con diminuzione della natalità e un contestuale aumento della mortalità degli individui presenti.
Queste dinamiche e il loro rapporto con la capacità portante di un ambiente si possono applicare anche per la gestione di popolazioni infestanti.
Per gli operatori del settore è quindi essenziale conoscere le specifiche caratteristiche che favoriscono l’insediamento di ogni specie, in quanto, agendo su di esse si è in grado di abbassare la capacità portante di quell’ambiente. Solo lavorando in questo senso l’azione di controllo porterà all’eliminazione o alla diminuzione dell’infestazione presente.
Inoltre, la corretta sensibilizzazione dei gestori/proprietari di strutture ricettive e di ristorazione sul tema e sulle buone pratiche da attuare costituisce un tassello fondamentale del successo delle operazioni di disinfestazione e monitoraggio delle aree interessate.
L’impiego di prodotti insetticidi/rodenticidi, di repellenti o di trappole, assume un ruolo diverso quando lo scopo è quello di ridurre la capacità portante di un ambiente. Questi prodotti infatti costituiscono un mezzo per accelerare o aumentare la mortalità o le catture di infestanti, ma devono essere affiancati da azioni mirate a rendere l’ambiente ostile all’insediamento degli infestanti (esclusione, miglioramento strutturale, pulizia di locali e macchinari, gestione dei rifiuti, gestione delle aree verdi e cortilizie, variazione dei parametri termoigrometrici, ecc.)
Inoltre, è importante ricordare, che in un ambiente con una bassa capacità portante l’efficacia dei prodotti insetticidi e rodenticidi risulta ottimizzata grazie a migliori risultati conseguibili (ad esempio un’esca rodenticida in un ambiente dove non ci sono altre fonti alimentari viene mangiata da un numero maggiore di individui) e minori consumi (per una popolazione di roditori numericamente più bassa è necessario un quantitativo inferiore di esca rodenticida) valutabili sia in termini economici che di ecosostenibilità.
Al contrario, interventi di controllo e gestione degli infestanti che non prevedono azioni sull’ambiente in cui si opera portano, nella maggior parte dei casi, a risultati di breve periodo.