Negli ultimi anni le abitazioni, gli hotel e altre strutture ricettive sono prese di mira da un insetto che desta non poche preoccupazioni: la cimice dei letti. Si tratta di un piccolo rincote che frequenta ambienti dove stazionano le persone, in cui trovano riparo e nutrimento.
Di solito sono attive di notte per il resto del tempo rimangono nascoste ad esempio nei materassi, dietro la carta da parati, nella moquette, etc.
STADI DI SVILUPPO E CARATTERISTICHE DELL’INFESTANTE
Essendo un insetto a metamorfosi incompleta, gli stadi sono: uovo, neanide, ninfa, adulto. In questo caso le forme giovanili hanno un aspetto molto simile a quello dell’adulto, differiscono solo per lo sviluppo completo delle ali e degli apparati riproduttori.
Nella cimice dei letti le ali, in effetti, non sono particolarmente sviluppate per cui questo aspetto fa sì che ci siano poche differenze morfologiche tra adulto e giovani.
La specie, lunga circa 6-8 mm, presenta un corpo appiattito, di aspetto ovaloide, con ben evidenti:
- il capo, molto più piccolo del resto del corpo con le antenne sottili e di media lunghezza,
- il torace, con le espansioni laterali, da cui partono le zampe strette e abbastanza lunghe e le ali anteriori appena abbozzate (sono assenti le ali posteriori).
- l’addome, la parte più consistente del corpo dell’insetto, si presenta praticamente spoglio, essendo le ali molto ridotte.
I PRIMI SEGNALI E RISCHI DELL’INFESTAZIONE
La specie ha un apparato boccale pungente-succhiante grazie al quale è in grado di pungere gli esseri umani e succhiarne il sangue. Non essendo l’insetto però dotato di strutture morfologiche atte ad aggrapparsi alle persone (come avviene per esempio nel caso dei pidocchi) le cimici restano nelle abitazioni ma non si trovano mai sul corpo delle persone, possono, però, essere trasportate tramite capi di abbigliamento, lenzuola e coperte, ma anche mobili dove si annidano.
La puntura, di per sé, è indolore ma provoca nel malcapitato una eruzione cutanea che in alcuni casi può essere anche importante.
Sembra che le punture non siano responsabili di trasmissioni di patogeni per l’uomo ma sicuramente sono fastidiose e ovviamente mal sopportate e, se molto numerose, possono dar origine a infezioni secondarie.
La loro eliminazione comporta parecchi problemi, gli sforzi sono concentrati per mettere a punto sistemi efficaci ma sicuri per la salute dell’uomo.
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