I settori in cui gli insetti infestanti possono causare danni economici sono vari. Gli insetti fitofagi possono causare danni diretti e indiretti alle produzioni agricole in campo, Coleotteri e Lepidotteri arrecano danni a tutti i tipi di derrate alimentari stoccate, zanzare e altri insetti, che pungono l’uomo per succhiarne il sangue, sono vettori di innumerevoli malattie anche gravi, infine anche gli animali da allevamento sono vittime di varie specie di insetti più o meno molesti.
L’uso di prodotti insetticidi o insetto-repellenti per limitare i danni economici che superano certe soglie di tolleranza o i danni alla salute non accettabili è molto diffuso in tutti i settori.
Per questo motivo, la ricerca di sostanze con profili anche eco-tossicologici favorevoli è ritenuta sempre più interessante ed è molto attiva. Una parte importante degli sforzi è rivolta verso gli oli essenziali estratti dalle piante, come dimostrato dai numerosi lavori presentati sull’argomento sia alla 12° Conferenza Internazionale sulla protezione delle derrate immagazzinate* di Berlino nel 2018 sia alla 12° conferenza dello IOBC** del 2019 a Pisa.
D’altronde l’uso di prodotti ad azione insetticida estratti dalle piante ha radici antiche: l’impiego dei fiori di piretro (Chrysanthemum cinerariaefolium) contro pulci e pidocchi ne è un ottimo esempio; nell’antica Roma i granai venivano sottoposti a fumigazione con piante aromatiche come il rosmarino e il ginepro, inoltre venivano preparate esche avvelenate contro i roditori utilizzando il decotto di radice di elleboro (Helleborus niger) (Pavela, 2016).
BasseyUmoetok e collaboratori (2018) hanno dimostrato l’efficacia in laboratorio dell’uso di oli essenziali estratti da 4 piante africane, a diverse concentrazioni, contro il coleottero bruchide Callosobruchus subinnotatus su semi di Vigna subterranea conservati (pianta che produce dei legumi, importanti nella dieta delle popolazioni africane). Le prove sono state fatte sia per testare la repellenza di questi oli essenziali sia per valutarne la tossicità contro la specie del bruchide.
I ricercatori hanno dimostrato come tutti gli oli essenziali saggiati abbiano evidenziato un’effettiva capacità di ridurre la popolazione e l’attività del bruchide, in condizioni di laboratorio.
La tossicità dei prodotti testati, espressa come LC50 (Lethal Concentration – concentrazione letale, in grado di uccidere il 50% dell’organismo target, in questo caso il bruchide – parametro che si usa in laboratorio per avere informazioni sulla molecola che si sta testando), è risultata dipendente dalla concentrazione e dal tempo di esposizione, mentre l’azione di repellenza è più forte in tempi di esposizione brevi rispetto a tempi più lunghi. I test sulla tossicità sono stati effettuati misurando la concentrazione degli oli nell’aria, essendo gli oli essenziali prodotti molto volatili.
Essendo prove di laboratorio effettuate in condizioni controllate, hanno bisogno di essere testate “in campo”, come, per esempio, nei magazzini dove vengono stoccati i legumi di Vigna subterranea, al fine di valutarne l’efficacia anche in ambienti reali dove non tutte le condizioni possono essere controllate come quando la valutazione avviene in laboratorio.
* Proceedings of the 12th International Working Conference on Stored Product Protection (IWCSPP), 7-11 October 2018, Berlin
** 12th Conference of the Working Group Integrated Protection of Stored Product (IOBC-WPRS), 3 – 6 September 2019, Pisa
Pavela R., 2016 – History, Presence and Perspective of Using Plant Extracts as Commercial Botanical Insecticides and Farm Products for Protection against Insects – a Review. – Plant Protect. Sci. Vol. 52, No. 4: 229–241.
BasseyUmoetok S., Archibong B. E., Okweche S., I., 2018 – The use of essential oils for the control of Callosobruchus subinnotatus (Pic) in stored Vigna subterranea L. – In “Proceedings of the 12th International Working Conference on Stored Product Protection (IWCSPP), 7-11 October 2018, Berlin, Eds. Adler et al., 470-478.