Le aree urbane e periurbane in molti casi presentano degli spazi di diverse dimensioni, a seconda dei casi, che per periodi più o meno lungi e per motivi diversi vengono lasciati ingestiti. Questa temporanea situazione innesca dei meccanismi di abbandono che si manifestano all’inizio con l’accumularsi di rifiuti, portati semplicemente dal vento e/o abbandonati dalle persone di passaggio, fino a creare delle vere e proprie aree di discarica dove si può rinvenire di tutto (dai materiali organici, plastica, lattine, fino al classico materasso abbandonato).
La deposizione di tutto questo materiale crea un ambiente interessante per vari organismi viventi che qui trovano cibo e riparo. Solo per fare qualche esempio: le lattine e le bottiglie di plastica possono contenere dei residui di bevande zuccherate e quindi, essere attrattivi, nella bella stagione, per le vespe che possono in questi casi trovare anche riparo e costruire i loro nidi; le piccole pozze d’acqua, che si possono formare, rischiano di diventare focolai d’infestazione per le zanzare, in cerca di acqua per la deposizione delle loro uova; i materiali accumulati e in decomposizione possono fornire cibo rispettivamente per i roditori e attrarre le mosche.
Si instaura quindi una comunità biotica a volte anche piuttosto complessa e di difficile gestione se non dopo aver bonificato l’area, asportando tutti i materiali che sono stati lasciati accumulati nel tempo.
Intervenire con trattamenti insetticidi e/o rodenticidi non avrebbe senso e non sarebbe sufficiente ad eliminare del tutto le infestazioni. Occorre applicare le pratiche di prevenzione, come pulizia ed igiene, per poi proseguire con il monitoraggio e, solo in caso di necessità, con trattamenti insetticidi o rodenticidi con formulati appositamente registrati.