Pensando a quali possano essere gli animali più pericolosi per l’uomo si pensa subito ai grandi predatori come i leoni, le tigri, gli squali o ai serpenti e ai ragni più velenosi. Difficilmente verrebbe da includere in questa lista dei piccoli insetti come le zanzare. Eppure il numero di vittime causate dai patogeni trasmessi con le loro punture è molto elevato in tutti i continenti.
Al centro della cronaca più recente troviamo un nuovo pericolo per la salute umana: il virus Zika. Si tratta di un virus trasmesso dalle zanzare del genere Aëdes: A. aegypti e A. albopictus, le stesse che trasmettono anche il Dengue virus e il Chikungunya. Tuttavia non è ancora del tutto noto il ruolo di diverse specie di zanzare nella trasmissione di questo virus.
Scoperto nel 1947, è stato chiamato con il nome della foresta dell’Uganda da cui proveniva il campione analizzato. Il primo caso di persona infetta risale al 1952.
Le persone colpite dal virus Zika presentano sintomi generici: febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari e muscolari, congiuntivite, mal di testa. Normalmente il malessere non è grave e sono rari i decessi. Si tratta, invece, di un virus molto pericoloso se si contrae durante la gravidanza poiché sul feto può provocare danni cerebrali fino alla microcefalia, problemi agli occhi, deficit dell’udito e in genere crescita ridotta.
Il periodo di incubazione non è del tutto noto, si suppone vada da qualche giorno a una settimana; una volta che una persona è stata infettata, sembra sia immune da future reinfezioni. Il virus può essere trasmesso, oltre che dalle zanzare, anche per via sessuale essendo presente nel liquido seminale. Non sono noti vaccini né farmaci per curare l’infezione causata dal virus. Infatti, poiché i sintomi sono comuni ad altre malattie, non si possiedono dati certi sui casi di infezione.
La Pan American Health Organization (PAHO) ha comunicato nel maggio 2015 il primo caso confermato di infezione da virus Zika in Brasile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel febbraio scorso ha dichiarato il virus come un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.
Attualmente il virus è segnalato in Messico, in America centrale e del Sud, a Capo Verde e in alcuni paesi dell’Estremo Oriente. La mappa di diffusione è in continuo aggiornamento sul sito del “Centers for disease control and prevention” e dell’“European Centre for disease control and prevention”.