Stegobium paniceum è un piccolo Coleottero Anobide che predilige nutrirsi soprattutto di amido. In Italia è chiamato anche anobio del pane.
è una specie cosmopolita ed estremamente polifaga: si nutre infatti di prodotti alimentari secchi di origine sia vegetale sia animale (pasta all’uovo, pane, biscotti) e anche di prodotti non alimentari come ad esempio gli erbari, i fiori secchi e il legno, purché sia povero di tannini e non particolarmente compatto.
Si sviluppa bene ad alti tassi di umidità e ad alte temperature. Le sue infestazioni sono piuttosto subdole, le larve infatti si sviluppano all’interno del substrato, gli adulti vivono pochi giorni e spesso l’infestazione viene rilevata quando è in uno stadio molto avanzato. è tipico infatti trovare infestati dei materiali lasciati in luoghi non frequentati da tempo.
Nelle biblioteche, negli archivi e nei musei è piuttosto temuto poiché le larve di questa specie possono scavare gallerie nelle pagine dei libri e danneggiare anche le rilegature, poiché sono realizzate impiegando la colla di farina; può attaccare dipinti, oggetti etnografici, materiale animale come la lana, peli e capelli, collezioni entomologiche. Famosa la grave infestazione verificatasi all’inizio degli anni ’90 al museo delle Belle Arti di Marsiglia su opere restaurate con colle a base di farina.
Per il monitoraggio di questi ambienti è possibile utilizzare trappole a feromone oppure trappole a luce UV. In alcuni musei si è sperimentata con successo la lotta biologica con il rilascio di insetti parassitoidi.
Per quanto riguarda il controllo in ambienti alimentari è consigliabile affidarsi alle consolidate pratiche di prevenzione, monitoraggio e trattamento con formulati contenenti principi attivi efficaci e di origine vegetale come le piretrine naturali.