Il termine pediculosi indica comunemente un’infestazione di pidocchi a spese degli esseri umani; in realtà vi sono pediculosi anche in altre specie di mammiferi, causate da specie di pidocchi specifiche e diverse dalle nostre.
I pidocchi sono insetti parassiti esterni permanenti e molto caratteristici, perfettamente adattati a vivere sul corpo umano da cui succhiano il sangue. Le specie dell’uomo non sono in grado di sopravvivere se non sul corpo umano e non attaccano altri animali.
Tre sono le specie presenti nei nostri ambienti: il pidocchio della testa o del capo (Pediculus capitis), il pidocchio del pube o piattola (Phthirus pubis) e il pidocchio del corpo (Pediculus humanus).
Quest’ultimo è molto simile a quello della testa ma piuttosto raro, mentre il pidocchio della testa è decisamente il più diffuso, soprattutto nelle scuole dell’infanzia e primaria, poiché i bambini hanno molte occasioni di contatto fisico tra di loro.
La correlazione tra igiene personale e igiene dell’ambiente frequentato non è così stretta come si pensava un tempo, infatti attualmente la pediculosi del capo è comune sia nei paesi ricchi sia in quelli in via di sviluppo, e ogni individuo può essere infestato, indipendentemente dall’igiene dei suoi capelli.
I pidocchi si trasmettono per contatto diretto con individui infestati, oppure tramite indumenti provenienti da persone infestate che vengono indossati o con i quali si entra in contatto dopo un breve lasso di tempo. Questo è il motivo per cui le famiglie degli scolari infestati sono a maggior rischio di infestazione rispetto ad altre persone, così come è a rischio il personale che segue i bambini nelle scuole.
Quando si parla di pidocchi senza specificare altro in genere ci si riferisce ai pidocchi del capo. Il ciclo di vita del pidocchio si svolge interamente tra i capelli: le uova (lendini) vengono fissate tenacemente e singolarmente, alla base di un capello; dall’uovo nasce una neanide molto simile all’adulto che si alimenta pungendo il cuoio capelluto. Il fastidio generato e legato al prurito conseguente alle punture, porta facilmente a lesioni da grattamento con possibilità di sovrainfezioni microbiche.
Alla luce di tutto ciò diventa fondamentale quindi la corretta informazione circa la pediculosi. è necessario intervenire per verificare l’effettiva presenza di un’infestazione attiva e prendere provvedimenti, avvertendo le persone con cui si è venuti in contatto nei giorni precedenti.
I trattamenti che hanno efficacia sono quelli effettuati con prodotti idonei che dovranno essere prescritti in seguito a visita specialistica dermatologica. Anche il taglio dei capelli può rendersi utile per eradicare l’infestazione, perché permette di eliminare le lendini e di favorire la distribuzione dei presìdi terapeutici farmacologici. è buona prassi anche lavare in acqua calda gli indumenti e la biancheria da letto. è evidente che, in caso di piccole epidemie in comunità circoscritte come le scuole, è necessario che tutti i soggetti infestati siano sottoposti contemporaneamente agli opportuni provvedimenti terapeutici, perché altrimenti si possono verificare recidive in uno stesso soggetto.
Non hanno nessuna efficacia e quindi sono del tutto superflui i trattamenti disinfestanti per gli ambienti, perché come sopra ricordato, i pidocchi non sopravvivono lontani dal corpo umano.