Descrizione morfologica
Adulto
Le dimensioni della specie sono abbastanza variabili, il maschio è più piccolo della femmina, ha il corpo lungo circa 8 mm mentre le zampe sono più lunghe rispetto a quelle della femmina; questa presenta corpo lungo fino a 11 mm e zampe che misurano 2-3 cm di lunghezza, orientate lateralmente. Si tratta di una specie poco appariscente, di colore bruno giallastro, con 3 paia di occhi e una macchia sulla parte dorsale del corpo, dietro agli occhi, a forma di violino. Spesso si notano esemplari che hanno perso alcune delle 8 zampe, tipiche dell’Ordine.
Individui giovani
Molto simili agli adulti, differiscono per le dimensioni e per gli apparati riproduttori non sviluppati.
Biologia e comportamento
Biologia e comportamento
Il maschio corteggia la femmina dopo essersi fatto riconoscere urtando i fili della ragnatela. Dopo la fecondazione, la femmina costruisce un nido in anfratti o sul terreno del diametro di circa 2 cm dove depone una trentina di uova circa.
In condizioni favorevoli la schiusa delle uova avviene in circa 10 giorni.
La specie si nutre di piccoli insetti come tignole, tisanuri, ecc., altri ragni, uova sia di insetti sia di ragni. I giovani individui non mordono l’uomo.
Per cacciare, il ragno violino costruisce una ragnatela irregolare appoggiata al substrato con fili vischiosi. Le prede vengono catturate sulla ragnatela immobilizzandole con i cheliceri e paralizzandole iniettando loro il veleno. Ma la specie va a caccia anche fuori dalla ragnatela, ed è facile vedere esemplari erranti, soprattutto maschi in cerca delle femmine. Questo ragno si ciba anche di artropodi morti.
Essendo un ragno piuttosto gracile è anche parecchio schivo, in caso di fastidio o aggressione preferisce fuggire e riparare in anfratti piuttosto che aggredire.
Ambienti frequentati
Oltre che nelle case, la specie vive in natura sotto i sassi, sui tronchi degli alberi, nelle crepe e anfratti dei muri anche all’esterno.
Materiali attaccati
Punge accidentalmente l’uomo.
Danni
Può pungere l’uomo causando arrossamento e gonfiore locale seguiti da necrosi dei tessuti colpiti, in soggetti allergici si possono osservare ulcerazioni lunghe a guarire.