Descrizione morfologica
Adulto
Si tratta di insetti di dimensioni molto piccole (1,5-1,8 mm di lunghezza), presentano un esoscheletro piuttosto consistente, il corpo ha colorazione bruno-rossastra. Il capo è ben evidente, porta antenne moniliformi molto lunghe nel maschio e lunghe nella femmina, molto ben visibili, carattere che lo distingue nettamente dagli altri insetti delle derrate. Il corpo è appiattito. Ha un apparato boccale masticatore.
Le zampe non sono molto lunghe, l’insetto comunque si sposta molto velocemente sui substrati e le superfici che colonizza.
Uovo
Di dimensioni molto piccole, difficilmente visibili ad occhio nudo, presenta una forma ovale molto allungata ed è di colore biancastro.
Larva
La larva è oligopoda, cioè presenta 3 paia di zampe toraciche, piuttosto corte, ha una forma molto allungata, è di colore biancastro con il capo ben evidente perché maggiormente sclerificato e di colore brunastro, all’estremità dell’addome vi sono due cerci corti di colore brunastro. Il corpo presenta una leggera peluria rada. Ha un apparato boccale masticatore.
Pupa
E la tipica pupa exarata (*) dei coleotteri, di dimensioni molto ridotte e di colore biancastro, con setole evidenti. Si distinguono molto bene le sagome delle zampe e delle future ali nonché degli occhi.
(*) si dice pupa exarata la pupa di molti insetti (soprattutto imenotteri e coleotteri) quando si presentano molli, delicate, di color biancastro, con le teche delle ali e delle zampe completamente libere, rivestite singolarmente di un’esile cuticola. Sono anche dette libere e si contrappongono alle pupe obtecte (da treccani.it).
Biologia e comportamento
Biologia e comportamento
La specie è cosmopolita, trasportata e diffusa praticamente in tutto il mondo grazie al commercio delle derrate.
In Italia presenta normalmente 3 generazioni all’anno, ma questo numero può variare in funzione della temperatura e dell’umidità. La femmina depone fino a 500 uova e il ciclo biologico si completa in 5-6 settimane a temperatura di 25 °C e umidità relativa piuttosto alta (70%).
C. ferrugineusè fortemente condizionato nello sviluppo dalla temperatura, possiamo avere un ciclo completo in 3 settimane se la temperatura si mantiene molto alta, attorno a 35 °C.
Con l’umidità relativa al di sotto del 40% oppure su granella (danneggiata) molto secca con umidità al di sotto del 12% lo sviluppo larvale è rallentato.
Le femmine dopo l’accoppiamento sono in grado di disperdersi sulla massa di cereali mediante il volo dando vita a nuovi punti di infestazione. L’adulto in genere non vola con temperature inferiori a 23 ° C.
è considerata una delle specie maggiormente tolleranti al freddo e una di quelle che ha il più alto tasso di crescita della popolazione tra gli insetti delle derrate.
Si tratta di una specie qualificata come secondaria in quanto non è in grado di attaccare cariossidi e semi perfettamente sani, si nutre a spese di detriti e di cariossidi danneggiate da altre infestazioni oppure meccanicamente. Nonostante che sia un infestante secondario, assume primaria importanza perché è in grado di dar vita a infestazioni con un numero molto elevato di individui. Inoltre, essendo gli individui molto piccoli, all’inizio l’infestazione sfugge se non si effettua un monitoraggio attento e puntuale. La specie è molto simile morfologicamente aC. pusillus; del resto il genereCryptolestescomprende più specie molto simili tra di loro e con abitudini alimentari simili.
Ambienti frequentati
C. ferrugineusinfesta soprattutto magazzini di stoccaggio ma non è raro rinvenirlo anche in locali di lavorazione (ad esempio nei macchinari dei molini, assieme aTribolium sp.e adEphestia), abitazioni e fabbricati rurali dove si stoccano i mangimi e il fieno.
Si trova di solito in luoghi dove sono presenti grandi volumi di granaglie immagazzinate o movimentate come sulle grandi navi, nei magazzini, nei mulini, nei silos.
Materiali attaccati
La specie preferisce derrate contenenti amido, come le farine, i cereali e i cruscami, attacca anche frutta secca, semi oleosi, leguminose da granella, caffè, cacao e spezie. è citata anche su mangimi, funghi disidratati, arachidi, lenticchie e uva secca. La specie è stata segnalata anche nei fienili, e in grado di nutrirsi sui pellet di erba medica disidratata.
Danni
Questi insetti provocano erosioni in materiali di diverso tipo anche se preferiscono quelli amilacei.
è importante ricordare però come si tratti di una specie detriticola, infatti non è in grado di danneggiare cariossidi di cereali o semi integri, si nutre solo a spese di detriti e/o semi danneggiati da altri animali oppure meccanicamente.