Descrizione morfologica
Adulto
Si tratta di una specie piccola, l’adulto misura 3-4 mm di lunghezza, ha il corpo appiattito longitudinalmente, è di colore marrone rossastro, presenta antenne corte con gli ultimi tre antennomeri più grandi dei precedenti a formare una clava. Le zampe sono esili e non molto lunghe, il protorace ha forma sub-rettangolare e si distingue abbastanza bene il punto di attacco delle elitre, che sono molto sclerificate e percorse longitudinalmente da una serie in piccole infossature disposte su linee ordinate. Gli adulti hanno apparato boccale masticatore.
Uovo
Le uova sono di colore biancastro e di dimensioni microscopiche, presentano la superficie con attaccate piccoli frammenti di substrato su cui la femmina vive.
Larva
Sono di colore biancastro, lunghe circa 4 mm, presentano le zampe toraciche e all’estremità dell’addome portano due protuberanze leggermente inscurite e appuntite. Hanno il corpo ricoperto di peli radi. Presentano apparato boccale masticatore.
Pupa
Di colore biancastro, lunga circa 3 mm, presenta anch’essa all’estremità dell’addome due protuberanze corte e appuntite.
Biologia e comportamento
Gli adulti sono molto longevi e possono vivere fino a due anni; nell’ambiente infestato, quindi, rimangono attivi per lungo tempo ed è comune la sovrapposizione di più generazioni. Ogni femmina depone 200-500 uova in un arco di 150-200 giorni. Le larve nascono dopo circa una settimana di incubazione a seconda delle temperature. Se le condizioni sono ottimali, vale a dire 30° C di temperatura e 75% di umidità relativa, il ciclo si completa in soli 40 giorni.
Nonostante l’ottimo di umidità sia piuttosto alto, la specie è in grado di tollerare piuttosto bene anche umidità molto basse (10%). è più esigente in fatto di temperatura, infatti al di sotto di 22° C la specie non è in grado di completare il suo ciclo.
Ambienti frequentati
Industrie alimentari, dove spesso è la specie più comune, mulini, depositi, magazzini di derrate alimentari.
Materiali attaccati
Tribolium castaneum preferisce derrate ricche di amido e sfarinate, ma è specie polifaga per cui in grado di nutrirsi a spese di numerose derrate immagazzinate a partire dai cereali ma anche leguminose da granella, frutta secca comprese le arachidi, sesamo, ricino, cioccolato e cacao.
Danni
Tribolium castaneum preferisce derrate contenenti amido e in polvere, quindi è un infestante molto comune sulle farine. Nonostante questa preferenza si tratta di specie polifaga per cui è in grado di nutrirsi a spese di numerose derrate conservate. Le farine attaccate presentano un colore rosato e un odore pungente dovuto ai chinoni che gli insetti producono. Pertanto il danno non è solo dovuto all’asportazione di prodotto (un individuo nel corso del suo sviluppo consuma circa la metà di una cariosside di grano), all’inquinamento dalle esuvie ed escrementi ma anche dai chinoni prodotti. Le derrate attaccate dal Tribolium spesso sono del tutto inutilizzabili.