Descrizione morfologica
Adulto
L’adulto è di colore nero brillante e presenta macchie bianche sulle elitre. Di dimensioni ragguardevoli, la femmina può arrivare a misurare 3,5 cm, il maschio è più piccolo (2,5 cm circa). Entrambi i sessi portano antenne molto lunghe, fino a 2 volte la lunghezza del corpo nei maschi, 1,2 volte nelle femmine; hanno un aspetto caratteristico poiché la base di ogni lungo segmento è di colore bianco mentre il resto è nero.
Il capo, le antenne, le zampe e la parte ventrale del corpo sono ricoperti di una finissima peluria chiara.
Il pronoto presenta due protuberanze laterali appuntite ben evidenti.
Uovo
Allungato, di forma subcilindrica, di circa 6 mm di lunghezza. è di colore biancastro appena deposto, ma diventa bruno-giallastro quanto sta per schiudersi.
Larva
La larva è cilindrica, a maturità raggiunge dimensioni molto grandi (4,5-5,6 cm di lunghezza e 1 cm di larghezza a livello del protorace), è apoda, cioè non presenta zampe. Di colore bianco-giallastro ha la forma tipica delle larve dei Cerambicidi, con protorace largo, segmenti dell’addome più stretti. Lateralmente sono ben visibili gli spiracoli tracheali di forma ovale. Presenta il capo piccolo, più scuro del resto del corpo. Sul pronoto è presente un’area sclerificata di color arancione con forma caratteristica. Le antenne sono molto brevi, composte di soli 3 articoli e poco evidenti.
Pupa
La pupa, di forma tipica della famiglia di appartenenza, è di colore giallo chiaro, misura 2,4-3,5 cm di lunghezza, si riconoscono le lunghe zampe e antenne che saranno proprie dell’adulto. In prossimità della fuoriuscita dell’adulto si nota la zona degli occhi scura così come le mandibole del futuro adulto sono ben evidenti e scure.
Biologia e comportamento
Le femmine, dopo l’accoppiamento, depongono le uova per tutto il periodo in cui restano in vita, la deposizione avviene in primavera e prosegue per tutta l’estate. Ogni femmina può deporre da decine di uova fino a più di un centinaio, incide la corteccia in prossimità del colletto e sulle radici superficiali mediante le potenti mandibole e vi inserisce l’uovo. Le larve scavano gallerie inizialmente in superficie per poi andare in profondità. La loro attività si interrompe nei mesi invernali.
Il ciclo biologico si completa in 1 o 2 anni a seconda delle condizioni ambientali e dipende dal periodo in cui sono state deposte le uova. Nel nord Italia gli adulti compaiono dall’inizio di giugno alla fine di agosto.
Lo svernamento avviene in stadio di larva e pupa protette all’interno delle gallerie scavate nel legno.
Gli adulti fuoriescono dalle piante colpite mediante un foro di diametro di 2 cm circa e una forma perfettamente circolare.
Sono buoni volatori, possono percorrere 1,5 km dal luogo in cui sono fuoriusciti dal legno. Questo permette un’ottima potenzialità di dispersione e di conseguenza colonizzazione di ampie aree in breve tempo.
Ambienti frequentati
La specie frequenta ambienti urbani e forestali, ma è possibile ritrovarla anche nei vivai.
Materiali attaccati
La specie attacca piante e arbusti in ambiente urbano e forestale. Si tratta di insetti polifagi in grado di nutrirsi su un numero molto elevato di specie. è in grado di attaccare oltre 100 specie di piante, in Italia sono stati segnalati attacchi su aceri, pioppi, olmi, salici, ippocastani, ontani, betulle, faggi, carpini, platani, agrumi, meli e peri, cornioli, noccioli, biancospino, rose, lauroceraso, cotonastro, lagerstremia.
Gli attacchi si possono verificare anche in vivaio.
Danni
Le piante attaccate presentano sintomi esterni quali rosume prodotto dalle larve, fori di fuoriuscita degli adulti e disseccamento dei rami apicali causato dalle erosioni di alimentazione degli adulti.
La specie A. chinensis preferisce attaccare la base dei tronchi e le radici. Ciò, legato anche alle grandi dimensioni delle gallerie, determina un indebolimento strutturale della pianta seguito di solito dallo schianto, molto temuto e pericoloso soprattutto in ambiente urbano.
I danni sono causati dalle larve e anche dagli adulti i quali per nutrirsi erodono la corteccia dei rami, inoltre provocano ferite sul tronco e sulle radici superficiali per deporvi le uova. Queste ferite rappresentano anche punti di attacco di funghi patogeni.