Descrizione morfologica
Adulto
Il ratto nero è più piccolo, più longilineo e ha un muso più appuntito rispetto al ratto bruno. La lunghezza testa-corpo è di 14-23 cm. La coda misura 17-28 cm, è sottile e viene utilizzata come bilanciere durante le arrampicate. Pesa 120-200 g. Il capo, appuntito, porta due occhi brillanti, le orecchie sono relativamente lunghe, arrotondate in punta e senza pelo. Il corpo è ricoperto da una pelliccia lucida non molto fitta, la coda è nuda. Il colore è molto variabile, in genere varia dal grigio-nero al grigio-marrone con la parte ventrale più chiara.
Individui giovani
I piccoli alla nascita pesano pochi grammi, sono nudi e ciechi.
Biologia e comportamento
Rattus rattus è una specie molto adattabile. Si tratta di animali sociali, vivono in gruppi in cui vige una precisa gerarchia: vi è un maschio dominante e qualche femmina dominante su tutti gli altri componenti del gruppo. Il maschio dominante è il padre della maggior parte della prole. La dominanza viene espressa con posture particolari e contatto fisico. Difendono il territorio e i componenti del gruppo, nel quale le femmine, in genere, sono più aggressive dei maschi.
Rattus rattus è un animale che si serve spesso della voce, emette squittii quando si sente minacciato o soltanto per socializzare. Utilizza la vista, l’udito, il tatto e l’olfatto per assumere importanti informazioni circa l’ambiente che frequenta.
La gestazione dura 24 giorni, la femmina partorisce di solito 5-12 neonati. Nell’arco di un anno una femmina può avere 3-5 cucciolate. I ratti, al di fuori dell’ambiente antropico, hanno una vita media di un anno, mentre a contatto con l’Uomo vivono fino a 7 anni.
La specie è neofobica, quando trova un alimento nuovo non se ne nutre per parecchio tempo e dal momento in cui decide ne assume piccole porzioni poco alla volta. Ha necessità di bere e fa scorta di cibo, diviso per tipologia, in cavità di vario genere.
I ratti neri sono notturni. Preferiscono frequentare alberi e tetti ma si trovano anche sul terreno. Si arrampicano con facilità, costruiscono i nidi di forma rotonda, intrecciando materiale vegetale di diversa provenienza, negli edifici possono costruire nidi anche nelle cavità dei muri o nelle anfrattuosità dei tetti, utilizzando in genere carta e cartone, stoffa, spugne, …. Sono in grado di costruire i nidi anche a terra in tane scavate nel suolo.
L’infestazione di ratto nero si rivela dalla presenza degli escrementi sparsi, neri, ovoidali un po’ ricurvi, lunghi circa 15 mm con un filamento che si diparte da un’estremità.
L’alto tasso di natalità che li caratterizza permette loro di ripopolare rapidamente una zona dopo interventi di derattizzazione mirati solo all’aumento della mortalità.
Ambienti frequentati
Sono presenti ovunque, sia in aree urbane sia rurali, zone costiere, boschi, praterie, aree ripariali e ruderali. Sono attirati laddove le attività umane mettono a disposizione diverse fonti di cibo.
Frequentano magazzini, depositi, campeggi, locali di lavorazione, agriturismi, cortili, discariche, in ambiente rurale si trovano nei dintorni di colture di cereali, ricoveri per animali, magazzini di stoccaggio dei mangimi e del fieno.
Materiali attaccati
I ratti neri sono onnivori, anche se la maggior parte della loro dieta è costituita da vegetali, come frutta, cereali, germogli, cortecce.
Si nutrono anche di insetti e altri invertebrati, di uova e piccoli di uccelli e di carogne.
Danni
I danni sono rappresentati dall’asportazione del materiale (un ratto adulto necessita di circa 15 g di cibo al giorno e 15 ml di acqua) ma soprattutto inquina le derrate con gli escrementi, peli e carogne. I ratti neri, inoltre, trasmettono malattie direttamente o tramite i loro parassiti (ad esempio le pulci) come la peste bubbonica, il tifo, la toxoplasmosi e la trichinosi.