Descrizione morfologica
Gli acari sono animali di dimensioni microscopiche. Non appartengono alla Classe degli Insetti ma alla Classe degli Aracnidi (la stessa dei ragni), Ordine Acarididi.
Le caratteristiche morfologiche di un acaro rispetto a un insetto sono differenti. Le loro dimensioni sono in generale microscopiche e molti presentano un aspetto globoso.
Il corpo è diviso in due parti: cefalotorace e addome, i segmenti non sempre sono riconoscibili, al cefalotorace si articolano 2 cheliceri, che servono per inoculare in veleno, afferrare il cibo e filare la seta, i pedipalpi (hanno vario sviluppo e servono alla masticazione) e le 4 paia di zampe (gli insetti ne hanno 3 paia).
Gli adulti hanno dimensioni molto piccole, misurano infatti 0.2-0.3 millimetri, hanno il corpo translucido e sono difficilmente visibili a occhio nudo.
Lo sviluppo dell’acaro parte dall’uovo da cui nasce una larva attiva, passa a tritoninfa attiva e non attiva per poi dare l’adulto attivo.
Gli stadi che precedono l’adulto hanno caratteristiche diverse rispetto all’adulto stesso.
Biologia e comportamento
L’acaro impiega, a condizioni ottimali, circa 35 giorni per passare da uovo ad adulto. La femmina vive circa 70 giorni, depone un uovo al giorno circa per un periodo di 30 giorni.
Si ciba di detriti organici, ad esempio scaglie di pelle, che trova molto facilmente in ambienti frequentati da persone.
Ambienti frequentati
Abitazioni, uffici e tutti quegli ambienti dove si deposita polvere e vi è presenza umana. Si annidano nei materassi, tappeti, moquette, tende, divani, poltrone, cuscini, libri, peluche.
Materiali attaccati
Questi acari si cibano di detriti organici ma causano negli umani delle allergie spesso anche serie.
Note
Un metodo semplice e “casalingo” per verificare la presenza degli acari è di raccogliere un campione di polvere e metterlo in un contenitore contenente acqua. Gli acari presenti rimarranno sulla superficie. E’ necessario però esaminare la superficie dell’acqua almeno a 20 ingrandimenti.
Danni
Gli acari della polvere causano, negli esseri umani, rinite allergica, dermatiti e asma atopica.