Descrizione morfologica
Adulto
L’adulto è piuttosto piccolo, con differenze tra maschio e femmina, quest’ultima infatti misura 0,6 – 0,8 mm ma raggiunge 1 – 1,5 mm circa dopo il pasto di sangue, i maschi sono più piccoli e misurano circa 0,5 mm. Hanno un tegumento molle, di colore bianco-grigiastro che diventa rossastro nelle femmine dopo essersi nutrite. La forma è globosa, hanno 4 paia di zampe piuttosto lunghe e un apparato boccale adatto a pungere e succhiare i liquidi. Il corpo porta poche setole e le zampe all’estremità sono dotate di uncini.
Uovo
L’uovo è di forma ovale, molto piccolo, misura infatti 400 x 270 micrometri (1 micrometro corrisponde a un millesimo di mm), non è visibile a occhio nudo ed è di colore bianco perlaceo con la superficie liscia.
Larva
La larva assomiglia all’adulto da cui differisce per le dimensioni e per il numero di zampe, infatti ne possiede solo 3 paia, ha il corpo globoso di colore bianco, non è in grado di nutrirsi.
Protoninfa e deutoninfa
Hanno otto zampe come gli adulti e presentano il corpo che ha ormai assunto una forma un po’ più quadrata.
Biologia e comportamento
D. gallinae presenta 5 stadi nel suo ciclo biologico: uovo, larva, protoninfa, deutoninfa e adulto.
Le larve non hanno bisogno di nutrirsi, mentre l’alimentazione diventa una necessità per gli stadi successivi, soprattutto per le femmine che si nutrono regolarmente sui polli mentre i maschi lo fanno di tanto in tanto.
In condizioni ottimali, vale a dire in ambienti in cui la temperatura va da 10 °C a 35 °C e un’umidità del 70%, gli acari portano a termine una generazione alla settimana circa. Questo comporta la presenza di un numero molto elevato di individui in poco tempo, con picchi in estate.
Gli adulti non vivono tutto il giorno sul corpo dell’ospite ma lo raggiungono solo per nutrirsi, soprattutto di notte, successivamente si riparano in crepe, fessure, anche delle gabbie che ospitano i polli, e nella lettiera quando presente.
Gli acari sono in grado di sopravvivere per molti mesi senza cibarsi. Le deutoninfe e gli adulti resistono al secco ma non tollerano umidità molto alte.
Le femmine depongono circa 30 uova durante la loro vita in gruppi di 4-8 unità nelle fessure, dove schiudono le larve e qui rimangono senza alimentarsi fino alla loro prima muta.
Ambienti frequentati
Principalmente allevamenti di polli, soprattutto strutture che albergano le galline ovaiole ma anche magazzini dove si conservano materiali utilizzati nel ciclo produttivo (come i cartoni delle uova) e i mezzi di trasporto del pollame.
Materiali attaccati
Dermanyssus gallinaeè un parassita esterno dei polli ma si nutre anche a spese di circa 30 specie di uccelli tra cui i piccioni allevati e selvatici, i passeri e gli storni.
Può infestare anche mammiferi come i cavalli, i roditori e l’uomo.
Note
Si tratta di specie diffusa in tutto il mondo.
Danni
Dermanyssus gallinaeè considerato uno dei più pericolosi parassiti del pollame allevato, soprattutto delle galline ovaiole, attacca però anche altre specie di uccelli sia selvatici sia domestici. è un acaro che vive sulla cute degli ospiti (ectoparassita), si nutre di sangue provocando seri danni diretti e indiretti: sottrae sangue al pollame fino a causare anemie talmente gravi che portano a morte i polli. Ma anche i danni indiretti sono economicamente rilevanti: il pollame ne è fortemente disturbato e in una condizione ben lontana dal benessere animale, gli esemplari attaccati manifestano elevato nervosismo e stress al punto di diventare aggressivi verso gli altri polli dell’allevamento scatenando cannibalismo con beccate molto pericolose che determinano spesso ferite mortali. In queste condizioni, come è ovvio, le performance produttive sia di uova sia di carne sono decisamente inferiori alla norma.
Le punture dell’acaro trasmettono patogeni come la salmonella, molto temuta nell’industria aviaria.
Spesso in allevamenti di ovaiole è necessario scartare uova macchiate di sangue, causa dell’infestazione. I danni economici stimati, legati alla presenza negli allevamenti di questi acari e al loro controllo, nell’Unione Europea ammontano a € 130 milioni di euro per anno (George et al., 2009).
D. gallinaepuò pungere anche l’uomo, in particolare il personale addetto agli allevamenti, causando dermatiti e lesioni della pelle.